-
al privé, serata bbw e ssbbw (prima parte)
Data: 07/05/2018, Categorie: Etero Autore: BrainAndPassion
... ancora più convincente, tanto che il gruppetto in un attimo si dissolse. Lei mi squadrò severamente e scrollandosi la mano dal braccio mi guardò con aria piccata: “Se permetti, vorrei essere io a scegliermi con chi stare”. Avendo agito d’impulso non ero preparato a risponderle, ma averle letto nelle emozioni mi permetteva di non andare completamente alla cieca: “Non avevi un'aria particolarmente contenta e di sicuro non ti saresti fatta mettere le mani addosso da quell'imbecille pompato” “Saranno ben affari miei con chi decido di andare” mi rispose con tono fermo, anche se non molto convinto. “E nemmeno gli altri due ti piacevano. Si capiva da come li guardavi”. Mi arrivò un “presuntuoso!” e sentii con quella sorta di sesto senso quanto le sue certezze vacillassero quando aggiunse “Adesso se permetti vado a cercarmi compagnia” “La compagnia ce l'hai, sono io”. Esserle così dentro l’anima mi diede la forza ed il coraggio per avvicinarmi a lei, sfiorarle la testa con una carezza e baciarla. Un bacio leggero, non rubato, un bacio per guadagnare la sua ...
... fiducia. Mi allontanai non appena mi arrivò da lei una vibrazione di paura. Forse quel contatto l’aveva riportata altrove, fra le braccia di un altro uomo, in una storia non ancora del tutto elaborata. Mi guardò con uno sguardo fragile, e sentii crescere in lei la voglia di tornare ad abbandonarsi. Alzò la sua mano sullo sterno, ed ancora mi meravigliai di come potesse sentire battere un cuore. Ci prendemmo la mano e tornammo a baciarci, questa volta senza fretta e con ancora più trasporto. Sentivo crescere in lei il desiderio, ed avere una finestra cosi privilegiata sulle sue emozioni mi dava un senso di consapevolezza mai provato prima. “Da un grande potere derivano grandi responsabilità”. Inziai a capire il significato di quella misteriosa frase. La donna mi strinse in un forte abbraccio, come a cercare protezione da quel mondo alieno per entrambi. “Andiamo a cercarci un posto tranquillo”, le dissi con la voce più rassicurante che avessi. Prendendola per mano, la guidai lungo il corridoio fino a una stanza un po' appartata, dove ci aspettava un letto vuoto. (continua).