Roberta
Data: 07/05/2018,
Categorie:
Hardcore,
Autore: antonio89x
... mente - comeuna scimmia sugli alberi - riprendeva a vagare tra i ricordi. Roberta mitelefonava, dimostrava interesse per me. Un interesse schietto, senzasecondi fini, un interesse anche dimostrato con intraprendenza etrasmettendo di proposito di avere dolcezza e decisione, molta decisione.Così, facendo leva psicologica con la sua risoluta intenzione di conoscermi,era riuscita a convincermi ad incontrarla, e quella era l'occasione giusta.Continuavo a camminare lungo il marciapiede, incrociavo tante persone, diquelle che si possono incrociare in una grande città, e mi domandavo sepotessero intuire quali fossero i miei pensieri da preda.Di questi miei pensieri e di queste mie tendenze nel vivere la sessualità,non avevo parlato a Roberta. Un po' perchè certe cose mi vergogno di dirle(ebbene sì, nella vita reale sono anche tremendamente timido), un po' pervederla "spontanea", e lasciava presagire una voglia di dominare che mispingeva a cedere.Ero arrivato all'ingresso del bar. Indugiai un attimo, come se la timidezzaprendesse il sopravvento, come se qualche remora volesse farmi tirareindietro. In certi momenti, la paranoia arriva, e sa arrivare al momentogiusto. Mi feci coraggio, respirai profondamente, ed entrai, decidendoautomaticamente di fare questo salto nel buio che non avevo mai fattoprima.La riconobbi subito, all'ultimo tavolo in fondo a destra, accanto allavetrina. La riconobbi perchè era uguale a come era nelle foto che mi avevamandato. Anche lei mi riconobbe e ...
... sorrise. Andai a sedermi, finalmente cipresentammo da vicino.Sapevamo entrambi che non eravamo lì per parlare di politica, ma perprendere un caffè assieme e conoscerci. Ma anche per punzecchiarci un po',visto il tono dei nostri ultimi scambi di mail e telefonate.Intanto ne approfittavo per osservarla meglio e farmi osservare. I suoicapelli a caschetto neri lasciavano cadere una frangetta sulla fronte,facendo ombra sugli occhi nocciola cerchiati da occhiali rettangolari conla montatura azzurra che mi facevano impazzire.Vedevo che anche lei mi osservata, a volte mordendosi il labbro inferiorementre mi ascoltava. Ed era abbastanza furba da farmi sentire il suointeresse fisico nei miei confronti. Me lo faceva sentire inquell'inflessione di voce tenera, timida, un po' imbarazzata, dolcissima,che faceva di tutto per non farsi percepire come invadente. Insomma,dimostrava di essere quel che avevo capito che fosse, ma aveva stile eclasse nel farlo, sapeva sedurre, sapeva condurre dove voleva. Se fossestato un uomo, sarebbe stata etichettata come un play boy.Poi, molto dopo il secondo caffè, si fece seria: "Allora, sei un uomo cheprende il controllo della situazione?""Io? No, mai...""Ahh, caratterino sottomesso e assecondante?""L'hai capito eh? Docilissimo, garantito"."Sai che farei ora? Una cosa grandiosa, bella, non so neanche io...""Ma che dici, Roberta...""Sono un po' briccona... lo so...""Direi parecchio... Beh? Cosa faresti?""Mi vergogno e ti faccio un pò alla brace prima di ...