La promozione contesa (seconda parte) - Racconti Erotici

La promozione contesa (seconda parte)

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Il lunedì successivo, preciso e puntuale, si presenta in ufficio l’atteso Dirigente, il Dott. Piero Carletti. Un bell’uomo di mezza età, ben vestito, curato, gentile, affabile. Almeno sembra presentarsi così ad un primo sguardo.

Dopo un primo incontro nel suo momentaneo ufficio, si comincia a lavorare come se dentro quella stanza ci fosse ancora il Dott. Mazzone che nel frattempo però si trova già a Roma.

I primi giorni trascorrono quasi normalmente. Tutti continuano a fare il proprio lavoro come se non ci si trovasse in questo delicato momento di passaggio. L’unica che sembra un po’ su di giri è Monica.

È certamente più allegra, più aperta verso gli altri colleghi, più gentile. Sembra anche lavorare di più e con maggiore impegno. Addirittura veste un po’ più castigata, certo non come una suora, ma rispetto a come aveva l’abitudine di fare prima è indubbio un cambiamento di tendenza.

Qualcosa di strano invece avvenne qualche settimana dopo. Yoko, per caso, per la strada, mentre faceva shopping durante la pausa pranzo, incontrò quel suo amico che lavorava nell’albergo dove viveva Monica.

Si salutarono, si misero a parlare. Lui le chiese se lo scherzo che aveva fatto alla collega era riuscito. Yoko quasi non ricordava più, ma le sovvenne d’improvviso l’episodio e confermò, mentendo, circa il buon esito dell’improvvisata.

Anzi lo ringraziò ancora per il favore che le aveva ...

... fatto. Ad un certo punto però lui le volle raccontare un po’ di cose.

“Sai Yoko, non per farmi gli affari degli altri, ma visto che Monica è una tua amica vorrei riferirti alcune cose in modo da poterle, se vuoi, riportare a lei affinché prenda provvedimenti.

“Non capisco cosa intendi dire! Scusami, potresti spiegarti meglio?”

“Sì, forse saprai che Monica è una bellissima ragazza sulla quale chiunque ha posato gli occhi e chiunque ha fatto pensieri di un certo tipo.”

“Beh sì, indubbiamente è una bella ragazza ma ancora non capisco!”

“Aspetta! Proprio perché è un tipetto che si fa notare, che non passa inosservata, tutti in albergo sanno quel che fa e ne parlano, magari gonfiando un po’ le cose, ma sostanzialmente quasi tutto quello che si dice sul suo conto sembra essere vero!”

“Ah! E che si dice?”

“Si dice quel che si vede! Quel che la signorina non ha mai neanche tentato di nascondere!”

“E dai! Parla più chiaro: non girare attorno!”

“Va bene, va bene! Sarò più chiaro! Monica è molto, ma molto libertina! Nella sua stanza riceve spessissimo degli uomini, sempre diversi, ma soprattutto spesso ne riceve più d’uno contemporaneamente!”

“Può essere! Ma voi come fate a sapere cosa fanno! Magari sono delle riunioni di lavoro o semplici riunioni tra amici!”

“A prescindere che ti invito a non fare l’ingenua ed a non offendere la mia intelligenza, noi abbiamo i racconti delle cameriere dell’albergo che quando la mattina entrano nella stanza di Monica per ...