L'americana puritana.
Data: 11/05/2018,
Categorie:
Prime Esperienze
Autore: Mesx
ATTENZIONE: IL RACCONTO CHE SEGUE CONTIENE SCENE PARTICOLARMENTE CONTROVERSE E BLASFEME. SE SIETE PERSONE CHE CREDONO E CON DEI PRINCIPI MORALI SALDI LEGATI ALLA CHIESA, NON CONTINUATE. GRAZIEEEE.
Oggi vi racconto di N, una ragazza americana conosciuta tramite chat, e con la quale la situazione è sfociata in una delle cose più depravate mai fatte.
Ci conoscemmo per gioco, e ne nacque una bella amicizia a distanza.
Una ragazza dolce, abbastanza simpatica e con dei principi morali ferrei. (O almeno così credeva)
Lei era la tipica ragazza Casa e Chiesa. Nessuna vera relazione, nessuna esperienza sessuale, nulla.
Era inoltre una splendida ragazza. Rossa naturale, con un po' di lentiggini e occhi chiari.
Il tipico esempio di ragazza sprecata.
Passammo parecchio tempo in quella chat. Lei era davvero molto curiosa.
Io sono sempre stato uno che nel sesso ci ha vissuto sin dalla prima pubertà, per lei ero una sorta di "mostro".
La sua curiosità, tuttavia, attivava anche i suoi ormoni, facendola impazzire e portandola spesso a masturbarsi su ciò che le raccontavo della mia vita sessuale ecc.
Non che la cosa mi dispiacesse, assolutamente. Voltò addirittura in sexting con foto parecchio spinte.
Era un po' come parlare con Dr.Jekyll e Mr.Hyde.
Mentre era arrapata si sarebbe fatta deflorare persino sulla panchina di un parco, dopo invece era "nono, io assolutamente nulla fino al matrimonio, devo conservarmi per mio marito."
NON AVETE IDEA DI QUANTO ...
... FOSSE SNERVANTE.
Se lei, per caso, finiva prima di me, potevo tranquillamente posare il telefono e darmi al mio sito porno di fiducia. Un fastidio non da poco.
Le nostre chattate continuavano e il tempo scorreva.
Passarono un paio di anni come nulla fosse, incredibile.
Questo perché, nonostante tutto, tenevo a lei da morire.
In quei due anni, un episodio sicuramente da ricordare, fu quando mi contattò tutta contenta perché aveva toccato per la prima volta un cazzo. Aveva trovato un ragazzo che, giustamente, glielo aveva messo in mano dopo neanche una settimana di fidanzamento.
Le mie convinzioni sulla sua serietà cominciavano a calare, ma infondo la cosa non mi interessava più di tanto.
Fatto sta che, tra mille battibecchi ecc. decidemmo finalmente di incontrarci.
Dovetti andare io da lei, in America, perché lei aveva paura di volare da sola.
Tra me e me ripetevo che ne sarebbe valsa la pena, forse. Più che altro mi sarei gustato un piccolo lato di America.
Quando arrivai all'aeroporto lei era tutta carina e mi abbracciò fortissimo.
Andammo a casa sua, in aperta campagna. La ragazza a quanto pare stava meglio del previsto dal punto di vista economico. Ma avrei anche dovuto intuirlo dalla bella macchina con cui venne a prendermi.
Giunto li, mi presentai ai suoi genitori con la massima educazione possibile, e col miglior inglese che potessi sfoggiare.
Fortuna che ho avuto buoni insegnamenti, altrimenti col cazzo che riuscivo a spiegarmi in ...