L'americana puritana.
Data: 11/05/2018,
Categorie:
Prime Esperienze
Autore: Mesx
... strano..."
"Toccalo N, dai..."
"NON POSSO SMETTILA!"
Le afferrai la mano e la aiutai ad afferrarlo.
"Dai, ora fai su e giù"
"Non sono imbranata, so come si fa una sega." Invece non lo sapeva, credetemi.
Allora la feci mettere più comoda e iniziai ad insegnarle. Ma di certo non mi ero fatto Italia-America per una sega.
La convinsi a togliersi la maglia ed il reggiseno, dopo mille scuse da parte sua che cedettero come un castello di carte.
Le toccai un po' le tette. Una terza scarsa, ci stava.
Giocai coi capezzoli, e la sua faccia si faceva sempre più perversa e coinvolta alla situazione.
"N, quindi nessuno ti ha mai fatta godere, giusto?"
"No...ma non ne ho bisogno, sm..smettila!"
Io non la ascoltai, e, aiutandomi con un po' di forza le sfilai i pantaloni del pigiama, rivelando un paio di mutandine davvero carine, dalle quali iniziai a palparla.
"Smettila! Mi stai stuprando! Io...non..." godeva solo a strusciarle la mano tra le gambe.
"Dai, toglile."
Lei non obbiettò, stranamente.
La sua figa era pelosa, ma me lo aspettavo da una verginella. Notai dopo un po' che anche li era rossa. La poca luce non aiutava di certo.
Iniziai quindi a masturbarla con calma, e poi infilai le dita nel buco. Era strettissima, una vera gioia.
Quando fu bagnata adeguatamente, mi riposizionai e la feci continuare di mano. Non mi andava di fotterla la prima sera.
Tuttavia, non essendo da telefono, stavolta non mi feci raggirare. Ogni volta che ...
... la sentivo avvicinarsi all'orgasmo smettevo, in modo da non farmi lasciare a metà.
Quando fui pronto a sborrare allora ripresi con un ritmo elevato, in modo da farla venire con me.
Tremava come una foglia e aveva la mia sborra sul ventre e un po' sulle tette.
Le diedi qualche bacio, le diedi la buonanotte e poi tornai nel letto, a dormire.
Il giorno dopo l'inferno si era scatenato su questa terra.
Non mi rivolgeva nemmeno la parola. Fortuna che eravamo da soli a casa.
"N dai, non fare così...alla fine ti è piaciuto."
"Mi hai praticamente violentata! LO CAPISCI SI O NO?!?"
"Ehi, potevi fermarmi come si deve, ma la tua altro non era che una richiesta di insistere. Era palese dai!"
E credetemi, era davvero così. Se una ragazza vuole davvero respingerti, ci mette almeno un minimo di forza. Lei lo faceva solo per essere in pace con se stessa.
"Beh fanculo, io devo andare in chiesa a confessarmi per questa notte, per colpa tua."
"Oddio, non farai sul serio N."
"Se pensi che io non sia seria, probabilmente non mi conosci così bene."
Era seria eccome.
"Preparati, andiamo alla chiesa giù in città"
"Scusa perché dovrei venire anche io?"
"Perché non esiste che ti lascio da solo a casa, poi chissà cosa combini."
"Fantastico, mi dai parecchia fiducia vedo."
Ad ogni modo, non obiettai ulteriormente. Mi preparai e ci avviammo alla chiesa in città.
Tuttavia mi accorsi che non era la chiesa che avevo intravisto qualche giorno prima, ma ...