1. L'americana puritana.


    Data: 11/05/2018, Categorie: Prime Esperienze Autore: Mesx

    ... una terra straniera.
    
    Presa la valigia, mi mostrò camera sua al piano di sopra, nonché posto dove avrei "alloggiato" nella successiva settimana.
    
    Una cameretta accogliente e molto femminile, d'altronde da una come lei non potevo che aspettarmi una cosa simile.
    
    "Monteremo un letto accanto al mio, così non ci saranno problemi" mi disse. (Ovviamente in inglese eh)
    
    Il primo giorno fu abbastanza traumatico. Il Jetlag mi stava uccidendo, mi sembrava di non dormire da chissà quanto tempo. Quindi la prima notte dormii come un sasso.
    
    Nei giorni successivi uscimmo spesso, così che potessi godermi le piccolezze che la sua località aveva da offrire.
    
    Una bellissima esperienza su ogni fronte.
    
    Ma proprio nel giorno successivo ci incontrammo con una sua grande amica, che, convinta che io a quanto pare non capissi l'inglese (Non era particolarmente sveglia c'è da dirlo) esclamò con grande entusiasmo:
    
    "OH! MA E' IL RAGAZZO ITALIANO COL CAZZO GROSSO DI CUI MI HAI FATTO VEDERE LE FOTO!"
    
    Io scoppai a ridere tantissimo con N che era diventata rossa come un peperone e la sua amica che non capiva.
    
    "Vedi che sa l'inglese eh, deficiente"
    
    La sua amica si coprì la bocca e fu imbarazzatissima.
    
    Fu una giornata simpatica, al locale dove andammo a mangiare io "giocavo" con la sua amica mentre lei non c'era, provocandola un po' e facendole intravedere il cazzo dai pantaloni.
    
    Me la sarei fatta ben volentieri, non era un granché di viso ma una botta non ...
    ... gliel'avrei negata.
    
    -Lo so lo so, caro lettore. Starai pensando "Cosa c'è di così scandoloso in tutto ciò? dov'è la parte interessante??"
    
    Arriva, con calma.-
    
    La sera, una volta guardato la tv, giocato con l'xbox e cazzate varie, ci dirigemmo in camera privi di sonno.
    
    Iniziammo a chiacchierare sotto le coperte, e quando rimase solo la luce da notte a farci compagnia, le cose si fecero più bollenti.
    
    La vedevo che fremeva di curiosità e di timidezza.
    
    Voleva chiedere, ma non si osava. Fui quindi io a rompere il ghiaccio.
    
    "Che c'è N, ti senti forse in soggezione perché sono qua ora?"
    
    "Diciamo di si...insomma, noi abbiamo fatto cose dopotutto...anche se per telefono..."
    
    "Scommetto che magari vorresti testare dal vivo ora eh?"
    
    Lei si copriva con le coperte.
    
    "Smettilaaaaa, io non posso fare certe cose lo sai!!"
    
    Io mi tirai su e mi sedetti sul letto, e iniziai a toccarmi il pacco dalle mutande dinanzi a lei
    
    "Ehi no aspetta, che fai?? sei impazzito? I miei sono in casa! se entrano??"
    
    "Nah, dormo N, stai tranquilla..."
    
    "No dai smettila per fav..." Si interrompette di colpo quando tirai fuori il cazzo irrigidito di fronte ai suoi occhi.
    
    La penombra aiutava a farlo sembrare addirittura più grosso.
    
    "Oh mio dio." esclamò.
    
    "Allora, che ne pensi? ti piace anche visto dal vivo?"
    
    "E'..enorme."
    
    Io mi sedetti sul suo letto, accanto a lei, e inizia a toccarmi, a scoprirmi la cappella, a giocare con le palle...
    
    "Oddio tutto ciò è così ...
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