1. L'americana puritana.


    Data: 11/05/2018, Categorie: Prime Esperienze Autore: Mesx

    ... SI CAZZO! CHE FOTTUTA FIGATA!"
    
    Lei non capiva, parlavo italiano, ma si godeva la cavalcata.
    
    Volevo di più.
    
    La sollevai di peso e le misi le gambe in modo che potesse reggersi, poi iniziai a scoparla più forte che potevo. Lei gridava di goduria. Penso abbia anche raggiunto l'orgasmo in quel momento, ma poco importava.
    
    Non bastava ancora.
    
    La feci scendere e poi la feci stendere sugli scalini che portano all'altare delle chiese.
    
    Iniziai a fotterla ancora più forte di prima, non mi volevo fermare per nulla al mondo. La sua figa era mia.
    
    La afferrai per i capelli. La scopai forte più che potevo. Ebbe un altro orgasmo.
    
    La feci alzare, le sue gambe tremavano ancora dall'orgasmo.
    
    "Non ancora." le dissi.
    
    La appoggiai al leggio sull'altare, la fottei da dietro di nuovo, tirandole schiaffi sul culo più forte che potevo.
    
    "Godi N! fai sentire a tutti come ti piace che ti sto scopando! SEI MIA!"
    
    Non ho idea di come stessi riuscendo a reggere tutto quel sesso, ma il mio desiderio passava i miei limiti.
    
    Lei ebbe un altro orgasmo in brevissimo, ormai era una catena.
    
    Le sue gambe cedettero, si accasciò a terra.
    
    Ed eccolo, il momento in cui sentivo che non c'era di più. Era tutto perfetto. Era come se i pianeti fosserò allineati.
    
    Mi tolsi il fottuto preservativo e lo gettai via, iniziai a segarmi furiosamente.
    
    Lei mi guardava con i suoi occhioni chiari.
    
    "E'...il momento?"
    
    La afferrai per i capelli e glielo spinsi in bocca, senza ...
    ... pensare che effettivamente non lo aveva mai succhiato.
    
    Infatti durò poco prima che ebbe un conato di vomito.
    
    "Scusa, mi ero scordato."
    
    "Coglione" mi disse lei con il fiato rotto.
    
    E finalmente giunse il momento.
    
    Allargai le gambe, la afferrai per i capelli e un fiume di sborra la travolse.
    
    Le sue lentiggini erano sparite sotto la coltre bianca, i suoi capelli portavano i segni dello schizzo.
    
    Le colate avevano raggiunto il suo collo e un po' le sue tette.
    
    Io guardai verso l'ingresso della chiesa col fiatone.
    
    Il silenzio completo era con noi.
    
    Tirai un pugno (facendomi anche male) sul leggio.
    
    "SI CAZZO! WOHOOOO!" esclamai gridando in inglese.
    
    Lei rise.
    
    "Sei un cazzo di pervertito, guarda cosa mi hai fatto fare. Dio mi odierà per tutto ciò."
    
    "Oh fanculo N, non rovinarmi il momento."
    
    Mi sedetti nudo e spanciato sulla panchina, presi una sigaretta dal mio borsello e iniziai a fumare mentre N si puliva e rivestiva.
    
    "Allora? Ti è piaciuto?"
    
    Lei era imbarazzatissima.
    
    "Si..."
    
    "Dai su! un po' di entusiasmo ragazza!"
    
    "...Ho distrutto tutti i miei buoni propositi per te, lo sai vero?"
    
    Effettivamente aveva ragione. Mi ricomposi un attimo ed iniziai a rivestirmi anche io.
    
    "Perché lo hai fatto?"
    
    Lei mi guardò, poi mosse la testa in un No, come dire "Sei proprio stupido."
    
    "Non mi dire che..."
    
    Lei mi guardò dritto negli occhi mentre si riallacciava i jeans.
    
    "Sono innamorata di te? Si, lo sono. Probabilmente dopo questa ...
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