1. L'amico nero di mio figlio p.2


    Data: 13/05/2018, Categorie: Tradimenti Autore: maialazzo, Fonte: Annunci69

    Inutile dire quanto fosse stata agitata quella notte, sballottata fra pensieri sordidi e le immagini che erano ancora impresse a fuoco nella mia mente. E quelle parole oscene! Nessuno si era mai rivolto a me con un simile linguaggio, seppure indirettamente, come aveva fatto Jerome.
    
    La mattina mi ritrovai in cucina a preparare la colazione. Mio marito Giuseppe era seduto a tavola intento a inzuppare i biscotti nel caffèlatte, quando arrivò Jerome in pigiama, con un gran sorriso in faccia.
    
    "Buongiorno signora Monica, dormito bene?". "Bene, grazie", risposi girandomi verso i fornelli per non fare notare la vampata di calore che mi era salita al viso.
    
    "Io ho dormito come un bambino!", continuava a rincarare la dose il bastardello, mentre mi sembrava che si toccasse il pacco. Gli porsi il bicchierone di latte freddo che sapevo si scolava ogni mattina. Nel frattempo arrivò anche mio figlio Riccardo e si misero a parlare di cosa avrebbero fatto quell'ultima giornata al mare, prima di tornare a casa. Ormai era domenica. Prima di andare via, Jerome, con la scusa di prendere altro latte dal frigo, mi passò affianco e mi strusciò leggermente il sedere. Quel leggero contatto era stato sufficiente a farmi partire un brivido lungo la schiena, cosa di cui però non feci accorgere nessuno; non volevo dargli soddisfazione!
    
    Quando furono tutti fuori in spiaggia, iniziai a sistemare la casa in vista della partenza del pomeriggio. Questo comportava ovviamente anche di sistemare i ...
    ... letti dei ragazzi. Quando entrai in camera fui subito colpita dal forte odore di maschio che la impregnava. Mi avvicinai titubante alle lenzuola di Jerome, e notai subito che anche il pavimento non era stato risparmiato dall'esplosione notturna a cui avevo assistito.
    
    Iniziai a toglierle e ad aprirle, per vedere in che condizioni erano: l'odore di sperma era intossicante, non era neanche tutto asciutto, in alcuni punti le lenzuola erano ancora umide e con quella caratteristica scivolosità. Distesi bene il lenzuolo, ma non c'erano macchie definite, sembrava come si fosse rovesciato un cartone di latte. Mi resi conto a quel punto che mi stavo toccando di nuovo! Non era quello il momento di riflettere, mi gridava la mia passera, ma di agire. Così mi distesi su quel lenzuolo odoroso e mi feci un ditalino furioso, cattivo, e anche veloce, a causa della carica di eccitazione che avevo accumulato dalla notte. Appena finito mi sentii in colpa tremendamente, mi risistemai in fretta e ricominciai a fare le faccende di casa, a partire da buttare quelle lenzuola immonde nella lavatrice. Ero furiosa: basta, non avrei più pensato a quel ragazzino impertinente dal cazzo abnorme! Era una decisione risoluta.
    
    Riuscii a mantenere i miei propositi anche in spiaggia, nonostante Jerome si fosse presentato con uno slip viola fluo, al posto dei soliti pantaloncini larghi e comodi. Il colore contrastava perfettamente con la sua pelle nera, e metteva in evidenza il fatto che una matassa di carne era ...
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