L'amico nero di mio figlio p.2
Data: 13/05/2018,
Categorie:
Tradimenti
Autore: maialazzo
... via della mia saliva e dei suoi umori: mi affrettai a riprenderlo in bocca, e questa volta il nonno mi mise una sua manona sulla testa, imprimendomi il ritmo degli affondi, e cercando di farmi entrare più cazzo, ma non era possibile. La cappella era troppo grande per passare la mia piccola gola, e l'asta si allargava al centro, sforzandomi le labbra all'inverosimile man mano che affondava nella mia bocca. Lo capì anche lui e si accontentò di quanto riuscivo a prendere, ma mi mise entrambe le mani ai lati testa, assicurandosi una salda presa sui miei capelli biondi ed aumentando il ritmo degli affondi, aiutandosi anche con il bacino. Stava usando la mia tesata e la mia bocca per il suo piacere; mi sentivo umiliata, ma in un certo senso anche orgogliosa, di poter dare piacere a un uomo così forte, così grande, con un cazzo così grosso. Emettevo rumori osceni e la saliva colava giù per tutta l'asta, fino a lucidargli le palle; lacrime mi rigavano il volto, ma non volevo cedere, anche perchè sentivo che era vicino, e volevo arrivare al traguardo, ricevere il premio. Non dovetti attendere a lungo; grugnendo e farfugliando parole in americano iniziò a spruzzarmi bocca. La violenza mi colse impreparata, e non riuscii a mandare giù quasi niente. Era bollente e continuava a uscire, mi colò a i lati della bocca e fui costretta a farlo uscire per riuscire a respirare, ma lui continuò a spruzzare da quel buco enorme, che adesso capivo perchè era così grande; per fare uscire tutta ...
... quella sborra! Continuava a spruzzare ad intervalli regolari, e io cercavo di allontanarmi spingendo la testa all'indietro, ma non smettendo di segarlo con la mano. Ogni spruzzo mi colpiva; in volto, sui capelli, sul collo, sulla maglietta, e ancora in faccia, e ancora sui capelli. Non era liquida e trasparente come quella di mio marito, ma bianca e cremosa, e nel frattempo riuscivo a sentire il sapore di quella che mi aveva lasciato in bocca; non riesco a descriverlo, ma era così appagante! Quando l'eruzione fu terminata mi lasciai andare e caddi col sedere sul pavimento e mi appoggiai all'indietro sui gomiti; dovevo essere un bello spettacolo tutta sborrata com'ero, infatti sorrise per la prima volta da quando ero entrata e commentò: "Yeah, good girl". Si alzò andando in bagno lasciandomi lì sul pavimento: ebbi un momento di lucidità che mi colpì come un pugno allo stomaco. Raccolsi la mia borsa e scappai fuori mentre il nonno stava tirando lo sciacquone in bagno. Corsi giù per le scale mi rifugiai in macchina. Il suo odore era ancora persistente, e il suo sapore mi saturava i sensi. Scoppiai a piangere, e singhiozzavo come una bambina mentre cercavo di togliermi tutta la sua sborra dai vestiti e dai capelli, ma non era un'impresa facile. Mi sentivo in colpa, ma mi resi anche conto che avevo le mutandine fradicie, e che ero ero stata per quasi un'ora in quella casa, nella casa di un vecchio lottatore nero di cui non conoscevo il nome; per la maggior parte del tempo con il suo ...