1. La migliore amica della mia ragazza (terza parte)


    Data: 13/05/2018, Categorie: Sesso di Gruppo Autore: lordweb, Fonte: Annunci69

    ... non fecero altro che bisbigliare e ridacchiare tra di loro. Al momento di salutarci Michela mi abbracciò e, senza farsi vedere da Luca, mi baciò sulla guancia e mi sussurrò all’orecchio “Non vedo l’ora che arrivi domani sera”.
    
    Ci separammo e tornando a casa chiesi a Paola di che cosa avessero parlato lei e Michela e cosa significasse quello che mi aveva detto all’orecchio. Paola mi rispose “Michela c’era rimasta male che Luca fosse arrivato a rovinare il nostro divertimento ed era triste al pensiero di tornare a casa con lui. Così le ho detto di non pensarci, che domani sera verrà di nuovo a casa nostra, che tu la scoperai e che io le preparerò una bella sorpresa”.
    
    Quella notizia mi incuriosì e mi eccitò al contempo, ma Paola non volle rivelarmi alcun dettaglio, mi disse soltanto “Vedrai, sarà una bella sorpresa anche per te”.
    
    Come previsto quindi, quando dissi a Paola che quella sera non sarei tornato a casa lei si incazzò tantissimo. Me ne disse di tutti i colori e non voleva sentire ragioni, non le importava che non dipendesse dalla mia volontà. Dato che si stava facendo tardi, mi lavai e mi vestii velocemente, misi in valigia l’occorrente per un paio di giorni fuori e andai a salutare Paola prima di uscire.
    
    Era sul divano in salotto ancora incazzata, mi avvicinai per abbracciarla e baciarla. Lei rispose al mio abbraccio stringendomi forte e baciandomi appassionatamente. Era davvero tardi però e le dissi “Scusa ma devo proprio andare” e lei sconsolata “Uffa ...
    ... però! E ora sai come ci resterà male anche Michela”. Provai a tirarla un po’ su dicendole “Dai che quando torno recuperiamo tutto!”, la baciai e le dissi “Ti amo”. Lei, ormai triste e sconsolata, mi rispose “Ti amo anch’io”.
    
    La giornata fu un delirio totale, aereo in ritardo, riunioni fiume con il cliente che voleva stravolgere un progetto ormai già avviato e discussioni con il mio capo che voleva assecondarlo. Era quasi sera ormai, non avevo pranzato ed ero rimasto da solo in ufficio, il capo aveva accompagnato il cliente ad un evento, lasciandomi da solo a scervellarmi su come potessimo accontentarlo.
    
    Era tutto il giorno che non sentivo Paola, le avevo solo mandato un messaggio quando ero atterrato in Germania. Approfittando di quell’attimo di calma e solitudine le scrissi “Ciao amore, come va? Io sono ancora in ufficio. Tu che fai?”. Mi misi di nuovo a lavorare e la risposta di Paola arrivò solo dopo una mezz’ora “Scusa amore, tutto bene. Sono a casa con Michela”. “Quindi è venuta lo stesso a casa? È rimasta male che sia saltato tutto?” e lei “All’inizio si, ma abbiamo trovato il modo di rimediare…”.
    
    Mi allarmai, che voleva dire con quella frase? Le scrissi subito “In che senso???” e la sua risposta fu “Vuoi vedere?”. Non feci neanche in tempo a scrivere che Paola mi mandò una foto. Michela era nella nostra camera, sul nostro letto, completamente nuda, con le gambe aperte e con una mano si stava masturbando con un dildo.
    
    Zoomai sulla foto e mi persi ad osservare ...
«1234...7»