La sorellina della mia ragazza 6 (finale)
Data: 13/05/2018,
Categorie:
Etero
Autore: Frank721
... miei occhi erano bagnati ma non mi importava. I suoi occhi brillavano di gioia e mi guardavano con dolcezza infinita. Mi accarezzò una guancia e quasi ridendo disse –mi mancava la tua barba…-. Sorrisi a mia volta e le baciai la mano. –Quel che è stato è stato, Silvia… E anche io ho molto da farmi perdonare… Quello che io e Ila abbiamo fatto… quello che io ti ho fatto… non è meno grave né più facile da accettare di quello che mi hai fatto tu…- vidi il suo sorriso incrinarsi. Strinsi più forte le sue mani -…ma possiamo andare avanti, possiamo continuare… se lo vuoi anche tu ovviamente…-. Lei scoppiò in lacrime e mi abbracciò continuando a ripetermi –sì sì sìì-. Tornammo a baciarci ma dopo un attimo mi staccai. C’era ancora qualcosa da chiarire… -Aspetta… prima però devi promettermi una cosa…- la guardai dritta negli occhi e dissi –non lo dovrai mai più vedere, né sentire… me lo devi promettere… Io ti prometto che mai più guarderò tua sorella in un modo diverso da quello di un fratello maggiore, come è sempre stata per me prima di due settimane fa, ma tu non dovrai mai più vederlo…-. Lei annuì subito –certo… non ho alcuna intenzione di rivederlo… non gliene importava nulla di me…-. Non dissi nulla ma aspettai che continuasse –quando sono tornata ho litigato di brutto con Ila… ero disperata… volevo chiamarti ma pensavo che non avresti voluto parlarmi… Avevo bisogno di parlare con qualcuno così sono andata a casa sua… Ho trovato quello stronzo a letto con Giulia e Alessandra, ...
... facevano pallavolo con noi per questo lo conoscono… In quel momento ho capito quanto fossi stata stupida… mi dispiace… mi dispiace così tanto fra…- la abbracciai lasciandola sfogare, continuando a ripeterle –è finita… ora è finita…-. Dopo qualche minuto di lacrime amare Silvia si calmò e, con gli occhi ancora umidi, mi baciò. Sentii le sue braccia intorno al mio collo stringermi, come se temesse che scappassi via. Mi protesi verso di lei mentre, piano piano, si stendeva sul letto. Ritrovammo quell’intimità, quella passione, quel sentimento che tanto mi faceva sentire legato a lei. Abbandonai per un attimo le sue labbra e la guardai. Sorrideva e io capii che era tornata, era tornata per me. Scesi a baciarle il collo e poi sempre più giù, nell’incavo del seno. Le sfilai il maglioncino in fretta, lasciandola in reggiseno. Mi fermai a bearmi delle sue forme. Lei sorrise, mi afferrò per la maglia e mi tirò di nuovo a sé per baciarmi. Mi soffermai con le labbra fra i seni di nuovo per poi scendere lungo il suo ventre, trattenendomi qualche istante a leccarle l’ombelico per poi discendere ancora più giù fino al bordo dei jeans. Alzai lo sguardo verso di lei che stava già andando in estasi. Mi guardò con un sorriso e mi disse –non azzardarti a fermarti adesso…- -tranquilla piccola… ho appena cominciato…-. Ero inginocchiato fra le sue gambe e le sbottonai i jeans. Glieli sfilai fino a metà coscia e accostai il mio viso alla sua passerina, ancora coperta dal sottile velo del tanga. ...