1. La migliore cura


    Data: 14/05/2018, Categorie: Incesti Autore: mimma_goose, Fonte: EroticiRacconti

    ... con attenzione me li misi. Fortuna vuole che erano neri e velati come i collant che avevo intenzione di mettere. Finii di vestirmi, mettendomi la gonna (che era detta a portafoglio) e la camicia. Mi guardai allo specchio. Cavoli… se ero sexy! I capezzoli si intravedevano sulla morbida stoffa della camicia e le calze apparivano e sparivano ad ogni passo che facevo. Avevo pensato che mi sarei sentita un po' zoccola a mettermi quella roba, ma invece devo dire che mi stava proprio bene. Sembravo quasi una modella da copertina! Quasi… perché non avevo scarpe coi tacchi, ma delle comunissime e comodissime decolté. Ultimai il tutto con un collier d'oro, gli orecchini e gli anelli. Quando finii di ammirarmi andai in sala da pranzo, per finire di imbandire la tavolata. Non vi dico i commenti di mia madre e di mio padre quando mi videro. Non finivano più di farmi i complimenti, per come ero elegante. Nessuno aveva ancora notato che cosa avevo sotto, per fortuna… Poco dopo iniziarono ad arrivare i parenti. Quest'anno i miei avevano invitato i due fratelli di mia madre e i suoi genitori. Quindi c'erano anche i miei cinque cuginetti, il più grande dei quali aveva sette anni e la più piccola aveva solo due mesi. Appena passati dalla porta, mia zia mise in braccio la piccolina, per poter salutare i miei e posizionare una pila di regali sotto l'albero. La bambina se ne stava tranquilla tra le mie braccia, quando notai mio fratello. Era appoggiato allo stipite della sala e mi stava ...
    ... guardando con occhio critico. Poi mi sorrise ed annuì. Decisamente apprezzava ciò che vedeva. Intanto mia zia venne a riprendersi la piccolina e la mise nel porta-enfant che mio zio aveva posizionato sul divano accanto ai miei nonni. Poi mia madre si eclissò per qualche minuto, per poi ricomparire accuratamente vestita per la festa, invitando tutti a sedersi a tavola. La cena naturalmente andò per le lunghe, e già verso le 23 i bambini dormivano: i tre più piccoli nel letto matrimoniale dei miei, mentre il più grande dormiva nel mio letto e la piccolina nella carrozzina. Molte volte avevo sorpreso mio fratello a guardarmi, ma non diceva mai nulla di particolare ed io, fortunatamente, riuscivo a fare finta di niente anche quando sentivo i capezzoli turgidi sfregare e tendere la stoffa della camicia. Ma più di una volta avevo sorpreso Davide guardarmi nella scollatura. A mezzanotte scartammo i regali. Sotto l'albero rimasero solo i regali dei bambini addormentati. Non so chi, poi, andò alla finestra, forse per guardare in strada. Nessuno si era accorto che aveva iniziato a nevicare e le strade erano già belle bianche. Solo i miei nonni abitavano vicinissimi (due case più avanti sulla via), ma i miei zii, dovevano fare un bel po' di strada per tornare a casa. Quindi si accordarono su chi doveva dormire dove. I nonni, assieme a uno dei figli, coi nipoti, sarebbero rimasti a dormire a casa loro, mentre l'altro zio sarebbe rimasto a casa nostra. Avevamo un divano-letto matrimoniale (nel ...
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