1. La migliore cura


    Data: 14/05/2018, Categorie: Incesti Autore: mimma_goose, Fonte: EroticiRacconti

    ... quale avrebbero dormito gli zii) e i miei cugini avrebbero dormito nel mio letto. Io, invece, me ne sarei andata a dormire con Davide, che aveva un letto supplementare a cassettone. I nonni e gli zii restarono fino alle due, e fuori c'erano già più di quindici centimetri di neve. La zia rimasta da noi aiutò a sparecchiare, per poter avere spazio per aprire il divano-letto, e poi iniziò la fila per il bagno. Fortuna che ne avevamo tre. Mi affrettai a recuperare il pigiama e andai nella camera di Davide. Lui si era già tolto i vestiti ed aveva addosso solo una maglietta e dei pantaloncini. Eravamo gli ultimi. Tutti si erano già accoccolati sotto le coperte e la casa era silenziosa. Davide chiuse la porta a chiave, spense la luce a soffitto e accese quella del comodino. Mi si avvicinò lentamente, guardandomi negli occhi. Mi fece sedere alla sedia della scrivania e iniziò a sciogliermi l'acconciatura, levandomi una forcina alla volta. Non disse mai una parola, ma io mi sentivo stranamente eccitata dalla situazione. Quando i miei capelli furono sciolti, mi allungò una mano invitandomi ad alzarmi. Mi alzai. Si mise di fronte a me e con movimenti delicati mi spinse i capelli dietro le spalle. Si avvicinò ancora di più e prese ad accarezzarmi la guancia con la punta delle dita. Sentivo il suo fiato alitarmi sulla fronte e le sue labbra posarcisi sopra. Mi diede un dolce bacio. Poco per volta i baci si spostarono prima sugli occhi, poi sulla guancia, poi sul naso, per poi fermarsi ...
    ... sulle mie labbra. Mi sentivo sempre più eccitata. Le sue labbra fecero dischiudere le mie, e le nostre lingue si incontrarono. Le sue mani, intanto mi accarezzavano ora la schiena, ora il collo, cercando il contatto con la pelle. Lentamente poi iniziò a slacciarmi i bottoni della camicia, senza mai staccare la bocca dalla mia. Ci baciavamo dolcemente, senza fretta, assaporandoci. Sempre lentamente mi tolse dalle spalle la camicia, lasciandola cadere a terra e la gonna la raggiunse subito dopo. Davide si staccò da me, facendomi girare verso la luce, e si allontanò di un passo. Mi osservò a lungo, quasi cercando di imprimersi nella mente quello che vedeva. — Sei bellissima, Nadia… davvero stupenda. Si avvicinò e prese di nuovo a baciarmi. La sua lingua inseguiva la mia e poi pian piano i suoi baci si spinsero sul collo. A tentoni si sedette sul bordo del letto e i suoi baci si spostarono sull'incavo dei seni, messi in risalto dal baby-doll. La sua bocca si spostò su uno dei capezzoli che spuntava turgido dal pizzo. Lo prese tra le labbra e si divertì a mordicchiarlo, accendendomi di desiderio. Le sue mani, intanto, non facevano che accarezzarmi la schiena e i glutei nudi. Per contro, io gli avevo infilato le dita tra i suoi lunghi e setosi riccioli. Ansimavo sempre più rapidamente, eccitata dalla bocca e dalle carezze di Davide. Cercavo di evitare di fare rumore, perché la camera dei miei era proprio di fronte a quella di mio fratello. Non volevo proprio che ci sorprendessero ...
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