1. La vecchiarda e il ragioniere


    Data: 14/05/2018, Categorie: Tradimenti Autore: boschettomagico, Fonte: Annunci69

    LUNEDI - Mi chiamo Cesare, ho 37 anni e sono cassiere in una importante banca della mia città.
    
    Sono sposato da otto anni con Cinzia, che ha ora 34 anni e che lavora in uno studio notarile.
    
    Potremmo essere una coppia felice, perchè non abbiamo problemi di salute ed economicamente ce la passiamo bene con due stipendi piuttosto soddisfacenti, ma da un annetto il rapporto non è più idilliaco come un tempo; da quando cercando un figlio che non arrivava e avendo la garanzia che nessuno dei due aveva problemi abbiamo affrontato una tabella che sfruttava i possibili periodi fertili di lei.
    
    Si scopava spesso e in orari predefiniti e col tempo il piacere di quei momenti andava sempre più scemando lasciando posto alla noia della abitudinarietà ed è venuto così a mancare l'entusiasmo.
    
    In modo particolare da parte di mia moglie che ha quasi avuto una reazione contraria.
    
    Ora si scopa solo se lo chiedo io, la sua partecipazione è completamente apatica e mi sembra di fare l'amore con una statua di marmo, una cosa che mi crea enormi perplessità in quanto io mi sento ancora vivo sotto il punto di vista sessuale.
    
    Esco dalla banca alle 16 e vado subito a casa aspettando che torni lei alle 18 per preparare la cena e passare la serata generalmente davanti alla TV, in un crescendo continuo di abitudinaria mediocrità.
    
    E' l'ultima settimana di luglio, la città è accerchiata da un'afa incredibile, fra due settimane ci aspettano quindici giorni in Corsica, ma non è che sia ...
    ... particolarmente euforico per la cosa, per i problemi sopra menzionati.
    
    Sono entrato in casa, ho preso una lattina in frigo e sono andato sul mio terrazzino a fumarmi una sigaretta, là c'è l'ombra in tutto il pomeriggio e sicuramente si respira con meno fatica.
    
    Sto fumando e osservo in cielo le rondini che si intrecciano in voli acrobatici, invidio quella loro spensierata allegria e la loro grossa sete di libertà.
    
    A un certo punto sul balconcino davanti al mio esce la signora Franca, una donna settantenne vedova da qualche anno, piuttosto robusta, che conosco perchè è cliente della nostra banca e la vedo una volta alla settimana quando viene a prelevare il contante per le sue esigenze settimanali.
    
    Indossa una sottoveste nera fiorata che sa di bancarella di mercato e in mano ha un innaffiatoio gocciolante con il quale dà da bere a quattro vasi di gerani disposti sul suo balconcino, poi si siede su una panchetta di legno, apre un ventaglio nero e comincia a sventolarsi.
    
    Mi guarda e mi saluta e alzando il tono della voce
    
    - Buongiorno ragioniere, beato lei che ha il balcone all'ombra mentre io qui sono sotto il sole battente per tutto il pomeriggio, e così dicendo allarga le gambe e dirige il ventaglio a quell'altezza sventolandosi con molta energia.
    
    E' un gesto che all'inizio lo ritengo piuttosto volgare, ma che attira la mia attenzione in quanto, ho l'impressione che la vecchia non porti le mutande; mentre lei continua ad alternare una decina di sventolate al viso ...
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