Nell'alone della semioscurità
Data: 14/05/2018,
Categorie:
Etero
Sensazioni
Autore: Idraulico1999, Fonte: RaccontiMilu
... sentita per così tempo sotto esame faticando e convincendosi d�essere finalmente riuscita a conquistare un posto di tutto rispetto, dove i suoi sforzi potevano essere accettati e premiati senz�ulteriori attese troppo angosciose, ovverosia un posto dove potersi realizzare liberandosi da quel paralizzante senso d�incapacità, sperando d�aver trovato persone disposte a concederle la loro stima.Adesso certamente non era più da sola, eppure quelle serate avevano un�intimità e una complicità molto diversa, una serenità che a volte le era mancata, Federico frattanto sorrise, cercando di trattenere l�impazienza nell�accettare quella proposta. La sua mente già correva ai ricordi, quella cucina accogliente e calda, il tavolo ingombro con le carte disordinate, il caffè aromatico e fumante, la sua mano che si dirigeva veloce sul foglio per prendere gli appunti necessari, nel frattempo con lo sguardo lo fissava per assecondarlo o per smentirlo. Quella collaborazione significava altre ore da passare insieme, dove poter godere anche di quel colpevole e peccatore piacere di sapere, che in quello stesso istante qualcun�altro la desiderava e lei invece era lì con lui:�Adesso devo andare, fammi sapere qualcosa�.Alzandosi gli aveva voltato le spalle e s�accorse del suo movimento soltanto quando sentì la sua mano stringersi attorno alle dita sottili, perché sapeva già che cosa aspettarsi. Lui l�avrebbe trattenuta per un po� canzonandola come il solito, l�avrebbe stuzzicata fino a farle ...
... perdere per un attimo la pazienza e poi l�avrebbe salutata. Federico si era alzato e adesso la stringeva nello spazio angusto tra lui e la scrivania, Silvia sentì la paura scorrerle nel sangue insinuandosi sotto la pelle mentre il cuore accelerava i suoi battiti. Perché quel contatto la conturbava così tanto? Perché adesso quel respiro contro il suo le faceva sudare i palmi delle mani, tormentandole allo stesso tempo le tempie con il martellare del sangue? Non c�era motivo di temere nulla, lei si era sempre fidata di Federico e anche di sé stessa:�Devi proprio andartene?�.La sua voce era bassa e profonda con lo sguardo fisso in lei, in quell�istante Silvia si sentì stordita, incapace di riconoscersi: che cos�era quel piacere leggero che le vibrava nel cuore provocandole una sensazione di brivido quando tentava di muoversi per liberarsi da quel delicato assedio? E perché non si muoveva? Non voleva muoversi?�Non mi crederai, lo so, però mi sei mancata tanto in questi mesi�.�Io pensavo che tu avessi altro per la mente�.Crudele, ruvido e tagliente, una maschera che copriva benissimo la sua complicità colpevole di quel momento. Federico la guardava negli occhi, la sentiva tremare, avrebbe voluto lasciarla libera, era tutto inutile, lo sapeva, perché lei non lo avrebbe mai assecondato né sostenuto, questo era chiaro, non era fuggita, perché si fidava di lui, ecco tutto.�Molte altre cose, però tu sei la mia spina�.Lui la squadrava con quello sguardo intenso, vellutato, era come vedere la ...