Nell'alone della semioscurità
Data: 14/05/2018,
Categorie:
Etero
Sensazioni
Autore: Idraulico1999, Fonte: RaccontiMilu
... notte che con la sua seduzione che t�incanta stregandoti, invogliando e solleticando gli anfratti più profondi del desiderio. No, Silvia non poteva, doveva andarsene e in fretta.�Federico, io non posso restare�.�Lo so, però vorrei tanto che almeno una volta mi portassi con te nell�incontro con lui�.Silvia sussultò e seguendo l�impulso d�una rabbia mista alla passione lo strinse a se piantandogli le unghie nei fianchi. Voleva che conservasse il suo ricordo quando il sapore dell�amore fosse tornato alle sue labbra. Quante volte, infatti, lei sulle scale di casa aspettando quell�incontro per portare con esso l�intrigante freschezza d�una femminilità provocante, lui era stato capace di risvegliare quel brivido? Era precisamente come attingere l�energia da una fonte lontana per rinnovare l�acqua del proprio mare, come una scossa che rianimava la fiammella quasi penante d�una passione troppo spessa affondata nella normalità e nella regolarità ti tutti i giorni. Adesso lui le diceva una cosa simile, lei lo avrebbe preso indubbiamente a schiaffi:�Che cosa vuoi che ti dimostri?� - aggredirlo forse era l�unica via di fuga.�Niente, Silvia, niente�.Parole naturali e semplici pronunciate come una carezza confortante, una debolezza dolcissima,con lo sguardo sempre velato dalla tristezza, da quella luce che adesso aveva nuovamente l�intensità delle lacrime. Lui adesso la stringeva, lei sentiva imperioso il bisogno d�abbandonarsi fra le sue braccia, sentirlo vicino, sentirlo ...
... egoisticamente suo, almeno per una volta, una volta soltanto. Il buio d�una sera giunta troppo in fretta avvolgeva adesso quasi tutta la stanza e immersi nell�oscurità della sera che calava poteva sentire i loro respiri mescolarsi, i loro cuori rispondersi e le loro mani cercarsi.Federico le carezzò il viso, lasciò scivolare la mano lungo la curva del collo, scese nella scollatura, cercò le sue labbra, le morse senza violenza, si tuffò nei suoi seni e lei non si oppose. Prima timidamente e via via crescendo, poiché la passione di Federico la invase senza lasciarle illusione né speranza. Pregò che qualcosa interrompesse quel momento, che il telefono squillasse, perché lei non poteva abbandonarsi, in quanto non era giusto, non era accettabile né ammissibile, no e poi no. Il suo profumo, le sue mani, le sue labbra, la vitalità e la veemenza di quell�aspirazione si mostrava come il calore e la vampata che le prorompeva all�interno, giacché non avrebbe dovuto, però lo desiderava. Sì rimandava e lo aspettava, sì, aspettava quel momento con tutte le sue forze e quando sentì sulla pelle il freddo della nudità e il bruciare del suo corpo guizzante di passione, ruppe ogni catena e lasciò che la follia di quel bisogno si trasformasse in un assalto d�inebriante e semplice piacere.Il mondo adesso non esisteva, non c�era più, poiché un raggio di luce pallida piovuto nell�oscurità colpì un oggetto piccolo, un riflesso nel buio poi sparì velocemente nell�ombra. In una concitazione e in un desiderio per ...