I migliori an(n)i della nostra vita_1
Data: 15/05/2018,
Categorie:
Gay / Bisex
Autore: honeybear
... desiderando dannatamente di andarmene.
L’allenatore mi studiò (non trovo altro modo per descrivere il suo sguardo: studiò) per qualche secondo, poi si alzò, chiuse la porta e le tende della finestra che danno sull’ingresso al campo.
“Siediti, Davide” disse prendendo una sedia e facendomi segno di accomodarmi, mentre faceva altrettanto. Anche da quella posizione i miei occhi continuarono a mantenersi incollati al pavimento. Cazzo, ma nessuno aveva mai pensato di dargli una scopata?
“Puoi parlarmene, se lo desideri. Voglio che tu sappia che sono qui per ognuno di voi ragazzi.” Io accennai di avere inteso. Il mio disagio, non so perché, aumentava proporzionalmente alla mia voglia di essere fuori da lì.
“Nelle ultime settimane... – sospirò di nuovo – Ho avuto modo di osservarti. Ecco credo di non sbagliarmi quando ti dico che ti sta succedendo qualcosa. Sei sicuro che non si tratti di ragazze?”
“Affermativo”
“Hmmm, si tratta allora… - esitò un momento - Di ragazzi?” Avvampai mentre sollevando il viso, gettai un'occhiata spaventata all’allenatore. Poi lasciai cadere di nuovo i miei occhi sulla piastrella rotta del pavimento.
Perché lo chiedeva? Sapeva?
Oh cazzo, sapeva!!
“Ahhhh... È. O non è? - chiese dolcemente, facendo scivolare un po' più vicino la sua sedia - Va tutto bene, Davide. Molti ragazzi alla tua età sono... Curiosi. È normale” concluse.
“No, non lo è!“ dissi finalmente.
“Chiaramente ci sono... Tonnellate di cose da verificare da parte ...
... dei ragazzi. – ecco che partiva la patetica paternale - Fa parte del crescere!” e il tentativo di rassicurarmi culminò con la sua mano che si posò sul mio ginocchio. Se ce n’era bisogno, la vera nuziale che scintillava sull’anulare, accrebbe ancora il mio senso di imbarazzo e confusione: per certi versi mi sentii rassicurato dal calore della sua mano poggiata sulla mia pelle liscia; d’altra parte un perverso e strano senso di eccitazione cominciò ad impossessarsi della mia persona. E con ‘strano e perverso senso di eccitazione’ intendo dire che l’insolita situazione iniziava a farmi diventare l’uccello duro… Seppure, dentro di me combattevo affinché ciò non fosse.
Ma era una battaglia persa.
“Credo...“ iniziai. Ma subito mi fermai alzando le spalle. L’allenatore non spostò la mano di un millimetro (o forse sì, la fece impercettibilmente salire un pochino!?!?).
“Hai fatto qualche cosa!? Con un altro ragazzo, voglio dire!?” domandò quietamente. Lo fulminai con uno sguardo, i miei occhi si allargarono.
“No!” gridai. Era vero, era così e non stavo mentendo. Gli fui grato per non avermi chiesto se mi sparavo seghe pensando a ragazzi.
“Ok, ok. E quando ti masturbi? – Oh cazzo: ecco che ci siamo! - Pensi di fare qualche cosa con i ragazzi?” Dondolai il capo lentamente, assentendo e sentendomi una merda totale.
“Hmmmm...“ mormorò. La sua mano era ancora sul mio ginocchio ma, avrei potuto giurarlo, stringeva un po’ di più. Forse stava solo tentando di rassicurarmi, ...