Orgoglio nero
Data: 15/05/2018,
Categorie:
Etero
Autore: mimma_goose
... non le credevo. Pensavano che stessi recitando una parte. โ Devi fare le tue indagini โ disse una terza. Erano riuscite a togliermi la giacca e la camicia. Se non me ne andavo di lì alla svelta poteva finire molto male per me. La "sposa" mi slacciò la cintura dei pantaloni e mi afferrò i genitali. โ Ma che bel pistolone che hai! La sua mano andava su e giù accarezzandomi. Iniziavo a sentire un certo turgore. โ E quanti colpi spara il tuo bel pistolone? โ Signora, io non sono qui per questo. โ Sbagliato! Non sono ancora una signora! Sono la signorina Sophie Miller โ calcando la voce su signorina. Cazzo! Se era di "quei" Miller, dovevo andarmene al più presto. La famiglia Miller era la più influente della città. Tra le sue fila c'erano nell'ordine (a partire dal capofamiglia) un senatore, l'amministratore di una multinazionale, il proprietario di una banca, ed in ultimo, un socio fondatore di uno studio legale specializzato in contratti societari. Ero proprio nei guai. D'improvviso tre delle donne mi spinsero all'interno di una camera. Mi spogliarono e mi fecero sdraiare sul letto. Una mi si sedette sul torace, immobilizzandomi. Sarei riuscito a liberarmi solo facendo loro del male e non mi pareva il caso. Non volevo ritrovarmi addosso una causa civile per lesioni a cinque donne ubriache. Poi sentii che il mio cazzo era tra le labbra di una e mi stava succhiando. Lo sentivo diventare sempre più duro. โ Megan, guarda che attrezzo tiene tra le gambe! Non ti andrebbe di farci un ...
... giro? Un cazzo così te lo sogni anche di notte! Ero sempre stato orgoglioso delle mie dimensioni. Ventidue centimetri di puro orgoglio nero. โ Sìโฆ โ disse una in ubriaco tono sognante. โ Dai allora, datti da fare, perché voglio anch'io la mia parte โ disse quella che c'era seduta su di me. Si spogliarono tutte (tranne quella che mi teneva fermo) e a turno mi montarono. Non riuscivo a vedere niente di più del petto della donna seduta, e ai lati quando giravo la testa. Ma riuscivo a sentire a pelle quello che mi stavano facendo. Una delle quattro donne stava per infilarsi il mio cazzo dentro di sé. โ UNO, DUE, TRE, QUATTRO, CINQUE, SEI, SETTE, OTTO, NOVE, DIECI! โ contò una che non era quella che mi stava cavalcando. Poi quella si sfilò e un'altra ne prese il posto. โ UNO, DUE, TRE, QUATTRO, CINQUE, SEI, SETTE, OTTO, NOVE, DIECI! Un'altra ne prese il posto. โ UNO, DUE, TRE, QUATTRO, CINQUE, SEI, SETTE, OTTO, NOVE, DIECI! E si spostò. โ UNO, DUE, TRE, QUATTRO, CINQUE, SEI, SETTE, OTTO, NOVE, DIECI! Quella che era seduta su di me si alzò, si svestì rapidamente, e anche lei si infilò sul mio cazzo. Le altre contarono fino a dieci, e poi ricominciò da capo. Avevo sempre avuto un'ottima resistenza. Infatti fecero a turno ciascuna per tre volte, prima che iniziassi a sentire il principio dell'orgasmo. Erano già partite le scommesse su chi si sarebbe presa la mia dose di sperma. Al quarto giro, avevo capito che presto sarei venuto. Si infilò la prima, niente. La seconda, niente. La ...