1. La sorpresa di un amico


    Data: 11/09/2017, Categorie: Lesbo Autore: infi07, Fonte: Annunci69

    La sorpresa di un amico di infi07
    
    Era già da un po' che mi sentivo sola. Nonostante i sempre numerosi impegni, e svaghi.
    
    Un tipo strano di solitudine. Probabilmente una mancanza di stimoli. Mentali più che fisici (anche perchè i secondi non possono prescindere dai primi). Mi sentivo un pò trascurata. Non riuscivo ad attirare l'attenzione su di me quanto mi sarebbe servito ad appagare il mio ego e a tirarmi su di morale. Avrei avuto bisogno di una di quelle inezioni di "intrigo" che appagano anche il più narciso degli uomini.
    
    Apro la posta e trovo una nuova mail del mio amico G. Con lui il rapporto epistolare è quasi quotidiano. E' molto bravo a scrivere. E' come al solito interessante e abile stimolatore, ma fa parte della cerchia di amici stretti e quotidiani che ho deciso di evitare. C'è una palese attrazione ma ci limitiamo a giocare con le parole, gli sguardi...o poco più.
    
    Così come le altre, anche questa e-mail finiva con il solito e molto diretto invito a vedere il suo studio nuovo....sola!
    
    Leggevo e rileggevo alcune frasi che abilmente usava per stimolarmi e nella mia testa prendevano forme nuove....pensai: perchè no! Era quello di cui avevo bisogno in questo momento!
    
    Non risposi alla mail. Telefonai.
    
    Un "siii" entusiasta sostituì il solito pronto. "Allora ti sei decisa?" continuò.
    
    Facendo finta di niente dissi "sei irruento come al solito". E lui "non tanto quanto vorrei essere!". Da lì partì una conversazione alquanto sostenuta e diretta. ...
    ... Io lo stuzzicavo e lo sfidavo un pò. Alla fine gli dissi che sarei passata nel pomeriggio, ma mi feci promettere che sarebbe stato buono con le mani. E lui promise: "immobile! Non ti toccherò nemmeno con un dito".
    
    Quando arrivai davanti la porta esitai un attimo. Forse stavo facendo una cazzata. Non sapevo cosa sarebbe successo, ma la sensazione e la voglia che si stava appropriando nuovamente del mio corpo mi piaceva.
    
    Bussai. Venne ad aprire una donna, molto carina. Rimasi basita. Pensai: e questa adesso chi è? Mi disse di aspettare in un'anticamera. Ero un po' confusa, e anche un po' delusa. Dopo qualche minuto apparve G. in un molto professionale vestito grigio che gli cadeva a pennello. Un sorriso e uno sguardo furbetto, più del solito. Mi disse : “ti presento Sara, la mia nuova segretaria; sai, è una vecchia amica dei tempi del liceo. Cercava lavoro...! Ed è molto brava a disponibile.” Lei sorrise. Lo guardai dritto negli occhi. Su queste cose ci intendevamo. Sicuramente se la scopava.
    
    Non capivo dove voleva andare a parare. Poi mi invitò ad entrare in una sala con un grande tavolo per le riunioni e molte poltrone di pelle. "Vuoi qualcosa da bere?". A quella domanda immediatamente nella mia mente si materializzò l'immagine di me che bevevo un copioso fiotto di sborra dal suo cazzo. Ero andata! Da parecchio non mi succedeva. L'istinto, come un demone, si impossessava di me. La mia mente seguiva nuove e temporanee logiche. Le immagini specchio delle mie voglie ...
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