La sorpresa di un amico
Data: 11/09/2017,
Categorie:
Lesbo
Autore: infi07, Fonte: Annunci69
... riempita.”
Le sue dita nel giro di pochi secondi erano già dentro me e si muovevano esplorando la mia intimità con molta padronanza. Prima due, poi tre. Le ruotava, allargandole di tanto in tanto, alternando i polpastrelli e ritmicamente le sfilava un po', per poi affondarle di nuovo. Gemevo sotto i suoi abili movimenti in un crescente piacere. Con la sue sottili dita, mi toccava in dei punti che nemmeno sapevo di avere.
Mi sentivo la fica sempre più larga e sempre più bagnata e lei si faceva sempre più insistente. All'improvviso sentii un forte piacere quasi misto a dolore. La fica completamente piena, mi sentivo come aperta in due. Avevo dentro qualcosa di duro e largo...enorme. Pensai ad un qualche oggetto. Un sexy toy.
G mi levò la benda che fino a quel momento mi aveva lasciato in un isolante e stimolante buio. Davanti a me c'era la bella Sara, inginocchiata sul pavimento in mezzo alle mia cosce aperte, con i capelli un po' scompigliati, il viso segnato dai miei umori, e negli occhi uno sguardo intenso e voglioso (come può essere ...
... quello di un uomo che guarda il suo oggetto del desiderio). La sua mano, il suo polso, scomparivano dentro di me. Il lieve dolore iniziale scomparve non appena vidi la scena, così arrapante e inaspettata, che mi provocò una tale produzione di umori che persino la mano intera si muoveva con facilità. Quasi provavo vergogna davanti al mio amico per quanto ero troia.
Lei era talmente brava e la scena era talmente eccitante, anche ai miei stessi occhi, che un altro orgasmo, interno e profondo non tardò ad arrivare. Urlavo di piacere e la mia fica si avvinghiava su quella mano. Quando Sara con la massima attenzione che potè, mi sfilò l'intera mano, G ( molto silenzioso, come rapito) mi tappò la bocca con le mani.
Sara mi baciò fugacemente sulle labbra e scomparve.
Ci misi qualche minuto per riprendermi, sentivo l'aria fredda nella fica che doveva essere rimasta completamente spalancata.
Reclinai la testa verso dietro e incontrai lo sguardo di G, sornione e soddisfatto. “Te l'avevo detto che non ti avrei toccato nemmeno con un dito!”
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