Stessa spiaggia, stesso mare
Data: 18/05/2018,
Categorie:
Etero
Autore: pink_
... bagna! Si bagna come non le succedeva da tempo. Inizia a stiracchiarsi sul letto dandosi in pasto al suo predatore che non la smette di sfamarsi della sua pelle abbronzata. Inarca la schiena quando sente i denti strizzarle un gluteo mentre due mani forti continuano ad arraffare alla cieca ogni pezzo di carne. Che voglia che ha il suo uomo. Quanto tempo che non lo sentiva così affamato. Vorrebbe togliersi la mascherina dagli occhi ma le piace continuare a godersi tutte queste emozioni nel buio più totale. Quelle mani così forti ora le allargano i glutei e sa che l’uomo invisibile ha tutta la sua intimità a disposizione visto che non usa mai le mutandine quando dorme. Avverte un attimo di esitazione, lo immagina intento a gustarsi il tesoro appena scoperto. Pochi secondi e quella lingua meravigliosa inizia a picchettarle le labbra della fica che ormai è un lago. Ora geme, con la bocca leggermente aperta, miagola, sente il calore che si irradia fra le cosce e scarica elettricità su tutti i terminali nervosi del corpo. Quell’animale feroce ha davvero intenzione di farla morire perché ora percorre in punta di lingua la linea delicata che parte dal sesso e curva indietro verso il suo buco più intimo. Lei sussulta e si lamenta, dio che inaspettata sorpresa, che indecente meraviglia, il respiro singhiozza, quasi potrebbe venire con questo trattamento ma un nuovo attimo di esitazione la lascia a galleggiare nell’attesa di una nuova coccola, cos’altro si inventerà? La penetrazione che ...
... arriva subito dopo la sorprende, forte e violenta la riempie e le strappa un piccolo urlo che cresce e si allunga in una parola chiara e distinta: cazzooooooo! Non è da lei lasciarsi andare in questo modo, credetemi, anche lui sorride compiaciuto. Si lascia sbattere da quella bestia maschio che stenta a riconoscere, sussulta a ogni colpo e gode, gode senza avere il tempo di pensare, un piacere così forte e inaspettato che annulla ogni collegamento alla ragione, dove sono? Cosa mi sta succedendo? Non ha modo di chiederselo, è solo corpo ora, corpo di bestia femmina calda e accogliente, scopata come non le succedeva da tempo. Uno stallone, lei pensa. Da qualche parte nella memoria ripesca l’immagine di un cavallo in groppa alla sua giumenta. Continuo e spietato, la tiene forte con le zampe e sembra volerle entrare sempre più dentro, senza nessuna cura, nessuna pietà. Ad ogni affondo si sente aprire da quel pezzo di carne duro nella pancia. Oh mio dio, si dice fra i denti. Va avanti per un tempo e con un intensità superiori a qualsiasi delle loro prestazioni, ma cosa gli prende? Poi il vuoto improvviso. Lui esce dal suo corpo spezzandole il respiro, lei si lascia scappare un fievole “no” di delusione. Pochi istanti sospesi in cui l’uomo si muove sul letto e cambia posizione. Cosa succede? La risposta a questa domanda arriva e ha le sembianze di una mano che afferra forte i capelli composti della signora, le solleva appena la testa e le avvicina qualcosa alla bocca appena aperta, ...