1. Stessa spiaggia, stesso mare


    Data: 18/05/2018, Categorie: Etero Autore: pink_

    ... finché non c’è luce a illuminare il viso di quest’uomo è tutto solo un sogno, lei pensa. Blocca quella mano e intreccia forte le sue dita a quelle di quello sconosciuto che la sta violentando. È terrorizzata. Forse. O forse no. Il cervello si spegne di nuovo, il corpo inizia a urlare, ne vuole ancora e ancora. Lui riprende a muoversi e lei si dona definitivamente a quel sogno vigoroso. È quasi mezzogiorno. Lei trova il coraggio di muoversi e la prima cosa fa è togliersi la mascherina, ecco la luce finalmente dopo ore di buio soffocante, non c’è più nessuno. Quel sogno con la barba è scivolato via così com’è arrivato. Vorrebbe chiedersi come sia riuscito a entrare nel loro bungalow, forse suo marito ha lasciato la porta aperta? Forse è un dipendente del villaggio e ha una copia della chiave. Alza la testa dal letto e si guarda intorno, ripensa a tutto quello che è successo, a tutto quello che non ha visto. Con la mano si sfiora la faccia e si scopre sporca e appiccicosa. È qui, ricorda, è qui che è venuto l’ultima volta. La donna trascina il suo corpo esausto e illuminato fuori dal letto e si infila nella doccia. Il bagnino? Il cameriere tunisino? Non sa e non capisce, sorride nervosa e si chiede se è meglio così, meglio non sapere niente. Esce dalla doccia e infila il costume da bagno, mi sono addormentata, dirà così al marito, sempre che lui le chieda il motivo di quel ritardo. La signora del 7a esce dal suo bungalow che è quasi ora di pranzo. Un copricostume a fiori ...
    ... lascia intuire un bel fisico, le gambe sode, la vita stretta e un piccolo seno, stretto dalle coppe di un bikini in tinta. Indossa dei grandi occhiali da sole dietro cui nessuno può vedere la luce strana che ha oggi negli occhi. Si incammina verso la spiaggia e ha l’impressione che tutti la guardino, come se fosse lei l’unica a non sapere quello che è successo. Si guarda intorno come se cercasse qualcosa, fa una smorfia impercettibile, la barba, com’è possibile? Ce l’hanno quasi tutti gli uomini che incrocia, sarà la moda, si dice. E per un attimo pensa che è come se quella mattina, in quella stanza, fosse entrato ognuno di quegli uomini che incontra. [PLAY] Ci sono giorni.. che cambiano il corso della tua vita. Fotografie impresse a fuoco nella memoria impossibili da dimenticare. Mi ricordo che andavamo in vacanza sempre nello stesso posto. Mi ricordo una mattina in spiaggia, litigai con un altro bambino e l’animatore ci divise. Io me ne andai offeso e tornai al nostro ombrellone. Non ci trovai nessuno. Mi faceva male il braccio quel bambino stronzo me l’aveva storto mentre litigavamo. Me lo tenevo con la mano ed ero incazzato nero. Mi fa sorridere la rabbia che si prova a quell’età. Sembra così tenera se ci pensi. Ricordo di essermi incamminato verso quella piccola baracca dove dormivamo. Era una topaia ma in quei giorni a noi sembrava una reggia, credimi. C’erano.. dei rumori.. come se.. come se stessero picchiando qualcuno.. sentivo la voce di una donna che si lamentava e ...
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