1. Estasi


    Data: 18/05/2018, Categorie: Gay / Bisex Autore: edipo46, Fonte: Annunci69

    ... resto.
    
    Con la bocca scesi a lambirgli il torace. Con la lingua circondavo i confini dei suoi pettorali, succhiandogli i capezzoli e sollevandogli con la mano destra il suo gluteo sinistro, dandogli così la sensazione vera che desideravo poter sentirmi addosso tutto di lui.
    
    Eravamo sudati entrambi, un po’ per l’emozione del momento, un po’ per l’eccitazione di quello a cui stavamo andando incontro, un po’ per la voracità con la quale desideravamo tutto questo. Le sue mani arrivarono a dirigere la mia testa, e con essa anche la mia bocca, verso le zone che più concorrevano ad aumentargli il piacere. Mi indirizzò verso l’ombelico, che succhiai con avidità, solleticandolo con la punta della lingua. Mi spinse verso i suoi fianchi, e così mi misi a leccargli quelle leggere manigliette dell’amore che aveva … una vera goduria poterle esplorare tutte con la lingua, a tratti assaporarle chiudendo le labbra per poi baciarle con baci ampi ed avvolgenti.
    
    Lo sentivo ansimare dal piacere; i suoi lamenti di godimento erano per me un invito a continuare sempre di più, a migliorarmi nell’amarlo con maggiore desiderio ed incitamento. Gli piaceva tutto questo, e lo capivo dal fatto che non mollava per un istante la presa dalla mia testa. Potevo vedere con la coda degli occhi che aveva la testa tutta tirata all’indietro, quasi in una spinta che lo pressava contro il cuscino; gli occhi chiusi immaginando chissà quale atmosfera, quale dimensione di piacere, quali suoni, o parole, o ...
    ... compagnie aggiuntive a tutto quello che stavamo facendo.
    
    Mentre scendevo verso il suo pube, potei avvertire la sua asta che spingeva per ergersi completamente innanzi alla mia vista. Mi allontanai un po’ da lui per potergli contemplare i suoi gioielli. Avevo lo scroto tutto intirizzito e retratto dall’eccitazione, che racchiudeva all’interno due bocce lineari che sembravano non venire più contenute da quella sacchetta che le ricopriva. Il suo membro era in totale esplosione di piacere. Bello. Duro. Roseo nell’estensione con la cappella rossa. Lineare. Carnoso. Lubrificato dal liquido pre-spermatico che la voglia ed il desiderio di sesso avevano generato.
    
    Con la mano sinistra arrivai a scoperchiargli completamente il glande, producendo un suo gemito di piacere. Con le labbra iniziai a passargli tutta l’estensione della verga carnosa senza arrivare ad abboccare la cappella. Solamente un continuo su e giù, su e giù con le labbra per fargli aumentare sempre di più il desiderio ed il piacere. Percorsi tutta l’asta che solleticavo anche con la leggera barba che mi stava crescendo da dopo la rasatura della mattina. Con la punta del naso percorrevo il livello cavernoso nella zona che divide in due parti uguali l’uccello quando è duro. Sentivo che gli piaceva; mi pregava di
    
    continuare:
    
    “Sììì, ancora e di più. Prendimelo in bocca. Voglio che me lo succhi, che me lo consumi con la tua bocca. Cazzo quanto ne ho voglia!”
    
    Con la lingua ben bene protesa all’infuori della bocca, come ...
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