1. Il commerciante di colore 2


    Data: 19/05/2018, Categorie: Gay / Bisex Autore: FRANK_1987, Fonte: Annunci69

    Il taxi si fermò in una stradina dissestata, pagai il taxista e continuai il breve tragitto a piedi. Il campo nomadi era pieno di baracche sudicie e varie pozzanghere, formatesi a causa di un temporale la notte precedente, “decoravano” la strada. Alcuni extracomunitari mi fermavano per chiedermi qualche soldo ma io non ne avevo li’ a portata di mano e se li avessi avuto, li avrei dati solo a Mohammed.
    
    Dopo un po’ lo vidi uscire dalla sua baracca e il cuore iniziò a palpitare all’ impazzata. Indossava solo dei boxer neri che mettevano in risalto la sua enorme proboscide. Lui mi vide e mi si avvicinò.
    
    “Che ci fai qui?”
    
    “Ti ho seguito”
    
    “Ti avevo detto di starmi alla larga. Che non ti avrei più…”
    
    “Scopato? Peccato sei stato un portento”
    
    Notai che la sua proboscide aveva iniziato a cambiare forma.
    
    “Vieni con me”
    
    Mi portò nella sua baracca spoglia. Un solo materasso, un tavolo e un fornellino per poter cucinare. Mohammed si vestì.
    
    “Che bel materasso”
    
    “Te ne devi andare via Camillo. Non puoi farti vedere qui”
    
    “Penseranno che sono venuto a farvi l’ elemosina”
    
    “No, penseranno altro e io non voglio”
    
    “Quindi e’ finita?”
    
    “Non e’ mai iniziata”
    
    Io annui e mi avvicinai alla porta
    
    “Mi dispiace”, mi disse facendomi girare prima di andarmene.
    
    Ritornando a casa pensai che non avrei mai più rivisto quello splendido uomo. Capii che mi stavo innamorando di lui e così mi sedetti per terra e iniziai a piangere. Non mi ero mai innamorato in vita. ...
    ... Sognavo il grande amore e pensavo che, prima o poi, sarebbe arrivato.
    
    Pensavo anche che sarebbe stato Mohammed ma lui mi aveva appena rifiutato. Mi alzai e decisi di farla finita. Inizia a camminare nel bel mezzo della stradina sperando che qualche macchina prima o poi mi avrebbe investito ma, fortunatamente, non fu così perché la stradina era poco trafficata. Poco dopo si fermò una vecchia moto. Il suo conducente mi riportò alla mente Mohammed. Capelli neri ricci, occhi neri, occhiali da sole, maglietta a giro maniche e jeans corti appena sopra il ginocchio. Naturalmente era di colore.
    
    “Ciao, che fai?”
    
    “Niente, cammino”
    
    “Sei davvero disperato a quanto vedo”
    
    “Si, lo sono”
    
    “E’ per colpa di un ragazzo?”
    
    Rimasi a bocca aperta. Nonostante non fossi molto effemminato e nonostante quel ragazzo mi conosceva da poco, aveva già capito che ero gay.
    
    “Si”
    
    “Se ti ha lasciato ha fatto lo sbaglio più grande della sua vita”
    
    Mi sentii più felice
    
    “E’ quasi mezzogiorno, vieni a mangiare qualcosa”
    
    Volevo rifiutare ma l’ idea di sedermi dietro di lui e poi tenermi stretto al suo addome scolpito per non cadere dalla moto mi eccitava moltissimo. Così salii in sella e partimmo. Poco dopo ci fermammo davanti alla baraccopoli dove viveva anche Mohammed.
    
    “Tu abiti qui?”
    
    “Si, perché?”
    
    “No niente”
    
    “Non dirmi che il tuo ragazzo abita qui?!”
    
    Io non gli risposi e scesi dalla moto insieme a lui che, intanto, la portava a mano per non rischiare di cadere nelle ...
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