Il commerciante di colore 2
Data: 19/05/2018,
Categorie:
Gay / Bisex
Autore: FRANK_1987
... al buchino. La voglia era così che, nonostante era la seconda volta che scopavo, il mio buchino si aprì come burro e il suo coltello entrò in me fino a quando sentii i suoi peli solleticarmi l’ interno coscia.
Ero incredulo. Era riuscito a far entrare prepotentemente tutto il suo manganello nel mio buchino fino alle radici più profonde delle mie carni.
Iniziò a spingere sfilando e infilando la sua grossa nerchia durissima nel mio sfintere.
“Allora ti piace, rispondi troia”
“Sssssiiiiiiiiiiiaaaaaaaaaaahhhhaaaaaaaaah!!!!!!”
“”Lo sapevo………allora tieni!!!!!!......tieni!!!!!!......Tieni!!!!!!!” i suoi tieni coincidevano con le bordate che mi dava nel culo mentre ansimava e inizia a grondare sudore da ogni poro.
“D’ora in poi avrai tutta la sborra che vuoi ed il cazzo che desideri ma non ti tratterò come mio padre perché ti amo”
“Anch’ io ti…amo”
Poi mi sollevò, non capivo dove prese tutta quella forza, e mi scopò in piedi così tenendo le sue manone sul mio sedere mentre ci baciavamo e lui, ogni tanto, mi mordeva l’ orecchio. Poi si sedette sul divano e io mi impalai da sopra su quel cazzo sublime.
“Sei fantastico”
“Me lo dicono tutti”
“Più di tuo padre, aahh”
“Ne sono felice, oh siii…che culo che hai”
Il mio cazzo non ce la faceva più, voleva eruttare e così in due o tre menate venni sul torace nerissimo di Sahid che prese un po’ della mia sborra con la sua mano e me la infilò in bocca.
“Dove vuoi che ti sborri?”
“Nel culo! Voglio ...
... che mi riempi tutto, che provi a mettermi incinto”
Poco dopo toccò a lui. Iniziò a darmi bordate sempre più forti e dalla sua grande nerchia sentii una quantità indescrivibile di sborra venire sparata nel mio buchino. Poi mi fece alzare e gli ripulii il cazzo.
Ci vestimmo e ci promettemmo che lo avremmo fatto.
Io e Sahid parlammo molto quel giorno. Mi raccontò che quando suo padre venne in Italia, per qualche tempo su costretto a prostituirsi con uomini e donne indistintamente. Mi disse anche che quando suo padre gli raccontò tutto, gli salì addosso una certa eccitazione che avrebbe voluto anche lui iniziare a prostituirsi ma che non aveva mai avuto il coraggio per paura di contrarre qualche malattia. Fortunatamente, mi rivelò, aveva incontrato me, un ragazzo alle prime armi di cui ci si poteva fidare e che lo avrebbe amato come non avrebbe mai pensato che poteva succedergli nella sua vita.
Quelle parole mi commossero così tanto che baciai Sahid ma non era un bacio di passione ma di amore. Iniziavo a provare qualcosa per quel bel ragazzo di colore, qualcosa che non avevo ma provato prima in vita mia anche se mi accorsi che di nuovo il suo enorme cazzo era in tiro e per ragioni di tempo fui costretto a fargli solamente un pompino e farmi venire in bocca anche se avrei preferito che mi avesse scopato di nuovo. Poi ognuno tornò a casa propria, anzi, io tornai a casa, lui nella sua baracca fatiscente.
Passarono i giorni e io e Sahid scopammo sempre dei come ricci. ...