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Il commerciante di colore 2
Data: 19/05/2018, Categorie: Gay / Bisex Autore: FRANK_1987
... pozzanghere. “Papà sono arrivato” Il ragazzo parcheggiò la sua moto e dalla baracca uscì suo padre. Non riuscii a credere ai miei occhi. Avevo appena incontrato il figlio di Mohammed, l’ uomo che mi aveva scopato e rifiutato in una settimana. Mohammed rimase di stucco e suo figlio se ne accorse. “Che c’e’ papà?” “Niente, vai dentro” il ragazzo entrò “Che ci fai ancora qui?” “Tuo figlio mi ha raccolto dalla strada e mi ha chiesto di pranzare con voi” “Per portartelo scopare?” “Guarda che se potete mangiare e’ anche grazie a me che ho comprato tutta quella roba alla tua bancarella. Di’ a tuo figlio che non ho fame” Così me ne andai ma il ragazzo uscì dalla baracca e mi venne incontro. “Ma dove vai? Ti avevo invitato?” “Non posso restare. Se rimango rivedrei quel figlio di puttana che mi ha fatto soffrire e continuerò a farlo. Meglio tornare a casa” “No, vado a piedi” “Per rientrare di notte?” Il ragazzo si avvicinò alla moto e l’ accese. “Sahid dove vai?” “Lo accompagno a casa. Torno subito” Con segno di sfida guardai Mohammed e salii sulla moto di Sahid e partimmo. Durante il tragitto non riuscivo a staccare le mani dal suo addome piatto e tenni la testa poggiata sulla sua spalla destra. Poi una macchina ci fece sbandare un po’ e io mollai la prese dal suo addome e inavvertitamente gli sfiorai la patta. Era gonfia e dura. “Vizio di famiglia”, pensai Arrivati davanti a casa mia scesi dalla moto e lo salutai. “Ci ...
... rivedremo?”, mi disse “Non lo so. Vai a scuola?” “No, ho 19anni. Non importa facciamo così. Vengo a prenderti io a casa. Tanto ormai so dove abiti” “Si” Sahid prese la mia mano nella sua ma mi divincolai. “Scusa, potrebbero vederci” “Va bene. A dopo” Mise a moto e partì. Entrai in casa e non riuscivo che a pensare a Sahid. Quando tutto mi sembrava perduto e’ arrivato lui. Un angelo d’ ebano pronto a salvarmi dalla dannazione di una vita senza amore o magari a farmi ricadere ancora nella dannazione, dipende dai punti di visti al giorno d’oggi. Il giorno dopo arrivò molto lentamente. Appena alzato pensavo a Sahid, a scuola pensavo a Sahid, a pranzo pensavo a Sahid fino a quando venne pomeriggio e mentre facevo i compiti, suonò il campanello. Andò ad aprire mia madre che poco dopo mi chiamò. Entrato in salotto vidi Sahid che mi aspettava. “Ciao, ma non dovevamo studiare a casa mia?”, disse davanti a mia madre fingendo di essere mio coetaneo. “Oh si, mi sono dimenticato” “Ma tu hai già cominciato” disse mia madre “Restate qui” “Potremmo signora ma purtroppo io ho lasciato i libri a casa” “Capisco”, disse mia made “Allora divertitevi” “Lo faremo senz’ altro”, disse Sahid a mia madre che intanto andava n cucina “Vado a prendere i libri. Come diversivo” Entrai in camera mia con il cuore a mille. Raccolsi i libri e i quaderni e li misi nella zaino così da poter uscire con Sahid senza destare sospetti.Sahid mi portò davanti ad una villa. “Che ...