1. Mia figlia Monica


    Data: 20/05/2018, Categorie: Incesti Autore: mimma_goose, Fonte: EroticiRacconti

    ... Anche io ho dovuto imparare. E ti dirò una cosa che dovrà sempre restare un segreto. Non dovrai mai dirlo a nessuno. Mai in nessuna occasione. È stata mia mamma, tua nonna, ad insegnarmi. Ed ora io lo insegnerò a te. Non so se furono quelle parole, o chissà ché, ma iniziò a rilassarsi. A questo punto mi presi in mano il cazzo e lo indirizzai alla sua fessura umida, alla soglia del paradiso. Mi spinsi dentro un poco. Sentii sul glande la barriera dell'imene, mi spinsi un poco più avanti. Monica era tesa, con gli occhi chiusi. La chiamai. — Monica, amore… guardami. Guardami negli occhi. I suoi occhi si spalancarono e due biglie azzurre striate mi fissarono. Mi spinsi dentro di lei, a fondo, lacerando il suo imene, prendendomi la sua verginità. Era la primissima volta che mi capitava. Le ragazze che avevo avuto in passato non lo erano. È una cazzata, lo so, ma mi sentii più uomo. L'avere preso la verginità di una ragazzina, sentire sul mio glande l'imene che si lacerava, mi fece sentire un vero macho. E poi questa ragazzina era pure mia figlia… Lei reagì con un sussulto e nulla di più. Poi mi sorrise. — Sono una donna, papà? Sono una donna? — Sì, amore mio. Non sei più vergine. Ma se vuoi essere completamente donna, devo venirti dentro. La tua fica deve assaggiare il mio sperma. Monica allungò una mano sul mio viso, poggiando il palmo sulla mia guancia. — Grazie, papà. Grazie. Fai quello che devi. Baciai il palmo della sua mano e accettai il suo invito. Presi a muovermi dentro ...
    ... di lei, lentamente, perché la sua fica mi stava stritolando il cazzo. Era strettissima. Pian piano, però, prese ad allargarsi e scivolare dentro di lei fu solo piacere. Anche lei godeva. Il suo respiro pesante mi eccitava sempre di più. Non avrebbe retto ancora a lungo. Venne una prima volta, stringendomi il cazzo con i muscoli vaginali. Mi fermai un momento e poi ripresi a muovermi più rapidamente. Avvertivo l'inizio dell'orgasmo: quelle dolci e ritmiche contrazioni dei testicoli se segnalavano la risalita dello sperma nei condotti. Ancora qualche minuto di un forsennato andirivieni nella fica di mia figlia e le cateratte si aprirono. Riversai nel suo corpo una immensa quantità di sperma, tanto che, quando uscii da lei (dopo che era venuta ancora una volta) buona parte ne scivolò fuori, imbrattando il letto e le sue cosce. Monica ansimava, ma sorrideva. La avevo fatta godere un'infinità di volte e si addormentò quasi subito, esausta. Invece io mi alzai e andai a fare la doccia. Erano le tre di notte. Ci svegliammo che erano quasi le dieci. Le dissi di andare a farsi una doccia, pregandola di togliersi il residuo di sperma che aveva dentro, non perché temessi una sua eventuale gravidanza (dato che il periodo fecondo era passato), quanto piuttosto una sua fuoriuscita mentre era dall'estetista. Ritornò in camera, asciutta e completamente nuda. Era bellissima. Quel suo seno delicato attirava il mio sguardo, ma non era proprio il momento. Rovistò nelle borse, scegliendo con cura ...
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