1. Viviana


    Data: 20/05/2018, Categorie: Etero Autore: Hollywood

    Al tempo avevo 24 anni. Ero single, i capelli lunghi ma non troppo alla Hugh Grant, il mio fisico asciutto abbellito un po� dalla piscina, i denti bianchi di chi non ha mai fumato ed i miei occhi verdastri che tutti hanno sempre giudicato da furbetto. Uno di quei ragazzi che in una città piccola come Udine si possono ricordare.Lavoravo in uno studio di arredamento che cresceva giorno dopo giorno e che proprio per questo aveva raddoppiato in pochi mesi il suo personale. L�ultima assunta era Viviana. Si presentò con un tubino lungo fino al ginocchio che, non capisco se volontariamente o involontariamente, era semitrasparente. Sotto di esso il suo pezzo forte, due gambe nervose decorate con due sandali non troppo bassi che stemperavano un po� quello che con due tacchi troppo alti avrebbe potuto essere un eccesso.I suoi capelli lunghi erano bellissimi. Le coprivano metà schiena ma nonostante quella massa erano vivi, brillanti ed assecondavano il suo incedere sicuro spostandosi qua e la quasi come a voler dar segnale della loro presenza.Era bella, la classica 30enne che guardi e ti chiedi quanto fortunato sia suo marito a vedersela entrare a casa la sera. Ed in effetti un marito c�era. Si erano sposati da poco e lavorava in una azienda in cui si occupava di gestione qualità o cose simili. Si sapeva poco di lui se non che amava la caccia, che lavorava parecchio e che il suo tempo libero era dedicato ai suoi cani.In poco tempo Viviana divenne il tema principe dei nostri ...
    ... caff&egrave. Questo non solo per le sue gambe ma anche per il suo sorriso, per la sua simpatia, la sua bravura e la sua disponibilità. Si può dire che divenne una di noi tanto da farsi promotrice di aperitivi, pizze, uscite e quant�altro si potesse fare tra colleghi.Tempo due mesi ed eravamo tutti fritti. Stregati. L�estate ed il suo caldo ci regalò poi qualche scorcio di lei inaspettato tanto da arrivare al punto di gestire con difficoltà le sue gambe abbronzate, la sua schiena talvolta nuda ed i suoi sandali da schiava che su quei piedi scuri erano un chiaro invito alle peggiori attività sessuali.Ci salvava il fatto che ognuno avesse un suo progetto e difficilmente si lavorasse insieme. Capitava si ma solo quando i tempi erano stretti o quando le sue competenze in ambito tessuti erano necessarie.Sfortuna (o fortuna) volle che l�azienda acquisisse un nuovo progetto in cui c�era da fare uno sviluppo pressoché completo degli arredi. Il team era composto da me per gli arredi, lei per tende e tessuti.Diventammo una persona sola. Il progetto era così complesso che decidemmo, per ottimizzare le cose, di condividere lo stesso ufficio. Spostammo le scrivanie e le mettemmo una dinanzi all�altra in modo da avere una conversazione facile se ce ne fosse stato bisogno. I monitor erano spostati in modo da non creare interferenze e le scrivanie erano staccate una dall�altra di circa 2 metri ovvero lo spazio che serviva per uscire dalla stanza e muoversi con tranquillità.Le scrivanie erano di quelle ...
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