Viviana - Racconti Erotici

Viviana

... provocarla. Quel giorno avevo una scadenza importante relativa al progetto così le mandai una mail e le scrissi ��se non la finisci con quelle gambe oggi non mando avanti l�ordine nemmeno se esco di qua alle 24!�. Mi rispose immediatamente dicendomi �Va bene, io sto buona, ma stasera facciamo aperitivo quando usciamo?�. Risposi con un �Si�. La sua risposta non arrivò via mail ma solo con il suo sorriso compiaciuto che ormai si era stampata in viso.La mia giornata finì alle 20. Lei rimase li con me fino alla fine e quando dissi �Per oggi basta� mi disse subito �Bene, 3 minuti e sono pronta�. Andò in bagno mentre io chiudevo l�ufficio. Ci trovammo così nel piazzale aziendale, decidemmo in quale bar andare e partimmo. Scelse un bar che era frequentato anche dai nostri colleghi e che aveva un grosso parcheggio sulla sua parte posteriore. Questo parcheggio secondario era ricavato da un vigneto nel quale la rimozione di alcuni filari aveva lasciato spazio a qualche riga d�auto normalmente riservata ai pochi che ne conoscevano l�esistenza.Come al solito il parcheggio principale era pieno e parcheggiammo le auto attaccate una all�altra in quello retrostante. Pensai che scegliere il bar generalmente frequentato dai nostri colleghi fosse per qualche motivo strategico ma a quanto pare non lo era. Entrammo e dei nostri colleghi nemmeno l�ombra. Ci sedemmo ed ordinammo due prosecchi. Mi venne spontaneo esordire parlando del progetto e delle nostre prossime scadenza ma Viviana chiuse ...

... subito l�argomento con un �hai detto per oggi basta no?� per passare ad un sarcastico ��e insomma dici sia meglio se vengo in tuta domani?�Mi feci una sana risata mentre i suoi occhi mi guardavano assetati. Risposi dicendole �Per me va benissimo così ma ammetto che a volte ci vuole molto selfcontrol�. Mi rispose con una frase che mi lasciò stupito: � Ahhh voi uomini, tutti uguali. Vedete due gambe e due tette e non capite più niente�.Sono fregato mi dissi. Io credevo di fare l�interessante ed invece lei mi ha già etichettato. Risposi alla bene e meglio cercando di ridarle in qualche modo importanza ma sentivo che la frittata era fatta. Di fatto la temperatura tra noi due scese e, seppur punzecchiandoci, dirottammo i discorsi su altro. Era ormai passata un�ora e due prosecchi a testa quando proposi di andare a casa. Non capii perché ma mi guardò in malo modo e dopo un attimo di esitazione disse �Va bene, ne beviamo ancora uno e poi via�. Ordinammo. Arrivarono i prosecchi e li bevemmo quasi con foga. Sembrava ci fosse una improvvisa voglia di andare di entrambi. 10 minuti e ci alzammo.Non ero un gran bevitore ma da buon friulano i 3 prosecchi, per quanto a stomaco vuoto, li avevo retti senza problemi. Ammetto che ne avessi bevuto ancora uno forse le cose sarebbero cambiate ma per ora era tutto ok. Viviana invece si era un po� spenta. Aveva gli occhi lucidi e vispi ma era mogia. Ci incamminammo lungo il piazzale che portava alle auto. Da buona ex vigna il fondo era irregolare e ...