1. Ogni maledetto weekend (parte decima)


    Data: 11/09/2017, Categorie: Tradimenti Autore: Stalio, Fonte: Annunci69

    ... d'iniziativa, ad avvicinarmi e con la lingua stuzzicare il buco da dove usciva del liquido seminale, poi passai a leccare il filetto sotto la cappella.
    
    A me piaceva tanto quando me lo faceva Elena, ed anche Arturo gradì il trattamento. Quando mi infilai la cappella tutta dentro, lui mi prese la testa e me la spingeva avanti ed indietro, come per chiavarmi in bocca. Ogni tanto me lo spingeva talmente dentro che non riuscivo a respirare, poi riprendeva a fare avanti ed indietro. Dopo una decina di minuti di questo trattamento, mi mollò la testa e mi chiese di spogliarmi. Pensai che volesse farmi il culo, e terrorizzato dissi: "Arturo...per favore, non l'ho mai fatto."
    
    "Stai tranquillo...per oggi basta così, voglio solo controllare una cosa. Spogliati."
    
    Eseguii e mi tolsi ogni cosa, calzini compresi. Lui mi si avvicinò e mi fece abbassare con la schiena ed allargare le gambe, poi: "Ok, ti puoi rivestire."
    
    Era ancora col cazzo durissimo fuori dai pantaloni, e si sedette su una poltrona.
    
    Mentre mi rivestivo disse: "Ottimo Giulio, hai superato la prova di fedeltà. Ti do solo qualche consiglio per farti entrare meglio in sintonia con me: voglio che ti fai crescere i capelli, almeno fino alle spalle. Poi voglio vederti il culo sempre depilato, come se fosse quello di una donna, e metti in conto che prima o poi me lo prenderò, perciò fossi in te comincerei a prepararlo. Un'ultima cosa: devi imparare a sculettare, quando sei qui con me voglio vedere quel culo ...
    ... ballare. Osserva tua moglie, che mi sembra una maestra in quello. Ed inoltre devi indossare dei pantaloni più aderenti."
    
    Mamma mia...il mio povero culetto...lo dovevo preparare, ma come? Prendendo cazzi a iosa come stava facendo Elena? Ma per lei era facile, era una donna, ma io?
    
    Arturo aggiunse: "Giulio, se mi darai soddisfazione in ogni cosa, la tua carriera non si fermerà a caposquadra. Sta a te, dipende solo da te."
    
    "Cercherò di fare del mio meglio per non deluderti mai."
    
    "Ottimo...adesso vai, sto aspettando una persona. Ci rivediamo nei prossimi giorni."
    
    Mi venne così, al momento, gli dissi: "Vorrei salutarti a modo mio, posso?"
    
    Incuriosito, mi autorizzò. Mi avvicinai a lui, mi abbassai e glielo ripresi in bocca, e succhiai con tutt'a la forza che avevo, per tre volte. Arturo gemette contorcendosi per il piacere, mi mise una mano sulla testa come per farmi proseguire, ma poi la tolse. Io lo mollai, mi rimisi in piedi ed uscii, col sorriso sulle labbra. Ero sicuro di averlo colpito, e che presto mi avrebbe richiamato in ufficio per finire quel lavoro lasciato a metà, ma non quella mattina, che era già impegnato con Elena.
    
    Nella pausa pranzo mi telefonò mia moglie: "L'hai lasciato senza parole, quella mossa di succhiarglielo prima di andare via è stata fenomenale."
    
    "Bene, sono contento. Hai sentito che mi farà fare carriera?"
    
    "Si Giulio, senti ...questa sera ti devo chiedere una cosa."
    
    La sera, dopo il round a tre con i due fratelli, e dopo averla ...