1. Odeon


    Data: 20/05/2018, Categorie: Etero Autore: ErosLife

    Erano appena passate tre settimane da quando io e la mia ex c'eravamo lasciati. Una relazione complicata e travagliata che mi aveva spinto in un tunnel di noia e apatia. Ci eravamo stancati della solita routine e lei non amava il sesso come me. Decidemmo di lasciarci e tornai a vivere nel mio appartamento. Peccato, perché lei era davvero bella ma più interessata alle apparenze che alle sensazioni.
    
    Decisi di fare qualcosa per tirarmi su, nonostante fosse una giornata di pioggia e vento. Dunque telefonai in ufficio per dire che non sarei andato a lavorare. Avevo bisogno di tornare a vivere e niente come il contatto di una donna mi faceva sentire vivo.
    
    Non sapevo ancora cosa fare così aprii il giornale in cerca di eventi e, con grande interesse, lessi del grande successo dell'inaugurazione della mostra di Picasso, avvenuta qualche giorno prima. Amavo molto i suoi quadri sin da quando ero ragazzo, nonostante fossi una testa calda ma le immagini e i dipinti mi incantavano. Così presi d'impulso l'impermeabile e l'ombrello, m'infilai le scarpe e uscii di casa. In ascensore mi legai le scarpe e ne approfittai dello specchio sempre imbrattato per darmi una sistemata ai capelli. Ero pronto.
    
    Presi l'autobus, feci cinque fermate e poi attesi il tram che mi portò in centro. Dopo un'ora ero arrivato, la pioggia contribuiva ad aumentare il traffico e a mettere a dura prova la pazienza della gente, ma io mi sentivo energico e indifferente alla cosa nonostante tutto: volevo ...
    ... solo tornare a vivere.
    
    Prima di Lucrezia, la mia ex, prediligevo sempre luoghi particolari per fare le mie conquiste.
    
    Ho sempre pensato che menti aperte e particolari si trovassero in luoghi altrettanto particolari, dove l'arte, la fantasia e le passioni regnano sovrane. Anche lei la conobbi in un luogo simile ma solo dopo seppi che era lì per lavoro e non per piacere. In effetti l'arte non le era mai interessata più di tanto, si trovava là per assicurare una scultura per il trasporto.
    
    Finalmente raggiunsi la galleria d'arte, presi il biglietto ed entrai. Si trattava di un esposizione in penombra dove la luce nelle stanze era molto bassa e ogni quadro era illuminato singolarmente con un apposito faretto. Molti di quei quadri li avevo già visti ma ero contento di rincontrarli, più belli e vivi che mai.
    
    Mi guardavo intorno tra un quadro e l'altro, alla ricerca di un'avventura appassionante, e dopo una trentina di quadri, tre stanzoni dopo l'ingresso, vidi una giovane donna che avrà avuto tra i venti e i venticinque anni. Bella, con un impermeabile aperto sul davanti grigio chiaro, un portamento di classe, tacchi alti e gonna di pelle nera oltre le ginocchia. Era difficile scorgere i sui lineamenti fisici ma l'apertura dell'impermeabile lasciava intravedere una camicetta bianca un po' sbottonata e dei seni piccoli ma appuntiti. Mi avvicinai senza dare nell'occhio osservando i quadri e dopo qualche minuto la raggiunsi, trovandoci l'uno al fianco dell'altra. Ma andai ...
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