1. Tutti per uno - 6


    Data: 22/05/2018, Categorie: Gay / Bisex Autore: adad

    ... per espletare un certo bisogno naturale, mentre si stava beatamente liberando degli innumerevoli bicchieri di vino, avvertì all’improvviso una presenza alle sue spalle. Si girò di scatto, portando la mano alla spada.
    
    “Ehi, - fece una figura ammantata di nero, facendo un salto indietro – piano con quell’affare! Mi avete bagnato tutto!”
    
    “Peggio per voi, che mi venite alle spalle a tradimento. – rispose il giovane, armeggiando per rimettersi il merlo nelle braghe – Chi siete? Cosa volete? E attento a quello che fate: mi basta un fischio per chiamare i miei amici.”
    
    “So che sono dentro, è un pezzo che vi tengo d’occhio.
    
    Chi sono non vi riguarda, - proseguì lo sconosciuto, facendosi ricadere ancora di più il cappuccio sul volto – quello che voglio riguarda solo voi.”, e fece un passo avanti.
    
    “State indietro!”, gli intimò D’Artagnan, estraendo un buon tratto di spada.
    
    “Tranquillo, non sono armato.” ribatté l’altro.
    
    “Cosa volete?”, chiese ancora D’Artagnan.
    
    “Voi”
    
    “Beh, quello che volete da me, andate a cercarlo da un’altra parte.”
    
    “Non fraintendetemi, cavaliere…”, disse lo sconosciuto, scostandosi un lembo del mantello e mostrando la livrea dei paggi reali – La riconoscete?” continuò.
    
    “Lo livrea…”
    
    “Shhhhh! – fece lo sconosciuto, poggiandosi un dito alle labbra – La persona che avete capito vi ordina di presentarvi domani, un’ora prima di mezzanotte, al casino di caccia di Varennes.”
    
    “Cosa...”, cominciò D’Artagnan, ma l’altro si era già ...
    ... dissolto nelle tenebre dell’orto.
    
    Il giovane tornò dagli amici.
    
    “Cosa ti succede?”, gli chiese Athos, notando il leggero turbamento del suo volto.
    
    “Dev’essergli andato il piscio di traverso!”, sghignazzò Porthos.
    
    Solo Aramis intuì che doveva trattarsi di qualcosa di serio e tacque finché non furono a casa; dove lo mise alle strette e D’Artagnan raccontò ai compagni cosa gli era successo nell’orto del Gallo Strangolato.
    
    “Sei sicuro che fosse un paggio del Re?”, gli chiese Athos.
    
    “Ho riconosciuto la livrea, sai che è inconfondibile.”
    
    “Cosa vorrà da te il Re? – chiese Aramis – e perché a Varennes?”
    
    “Per inchiappettarselo meglio, senza che qualche spia vada a riferirlo alla Regina!”, ghignò Porthos.
    
    “Oh, smettila, ubriacone! La faccenda è strana.”
    
    “Ubriacone a chi?”, gli si lanciò contro Porthos.
    
    “Basta così, - si interpose autorevolmente Athos – Aramis ha ragione, la faccenda è strana.”
    
    “E se ci fosse di mezzo lo zampino del visconte? – azzardò Porthos, tornato calmo – Una livrea dei paggi reali si fa presto a procurarsela.”
    
    “E’ possibile. - fece Athos meditabondo – Una cosa è certa, comunque: - proseguì rivolto a D’Artagnan - non ti lasceremo andare da solo.”
    
    “Ma l’ordine riguarda solo me.”
    
    “E va bene; vuol dire che ti accompagneremo discretamente”, fece Athos.
    
    “E resteremo sempre a portata di voce.”, concluse Porthos.
    
    La sera dopo, appena scesa la notte, un cavaliere solitario usciva da Parigi e si avviava al casino di caccia di ...