1. La prof-i tre giorni che mi cambiarono la vita


    Data: 23/05/2018, Categorie: Etero Autore: pop45

    ... scesa ad accarezzare il culo. Segnava ancora bene? .... ma dai vecchiaccia non fare la scema! ... e continuavo ad ammirarmi nello specchio...
    
    All’indomani alle stessa ora, non senza trepidazione, avevo bussato alla porta di Roberto. Avevo atteso quel momento quasi con ansia. Non so se mi spingesse di più la curiosità di scoprire quello che aveva promesso di mostrarmi, la sensazione e il desiderio di subire l’iniziativa di un carattere più determinato del mio, o il subdolo contenuto di perversione che la situazione suggeriva. Stavo andando verso... verso che cosa? ma l’insieme mi attraeva e mi eccitava da matti. Prof, ma che ti succede? non sembri più tu.
    
    - ti aspettavo, vieni, prendi una sedia e mettiti qui in fianco a me.
    
    Roberto non mi aveva neanche lasciato il tempo di aprire bocca e io mi ero subito diretta al tavolo per prendere la sedia e portarla vicino alla sua, sedendomi. Nessuno finora mi aveva mai comandato così, nè io avevo mai obbedito senza fiatare come una cagnolina. Mah!
    
    -voglio che tu osservi delle fotografie. Sono in bianco e nero. Sono l’archivio della mia maturazione erotica e sessuale. Guardale in silenzio senza parlare. Non voglio commenti o giudizi. Guardale tutte con attenzione, poi ti farò una domanda.
    
    Sul mac da ventisette pollici si aprì una cartella proiettata a pieno schermo. Il primo impatto fu shoccante. Scene di nudo maschile e femminile, primi piani espliciti, accoppiamenti (che modo arcaico di esprimermi!), sessi esibiti, ...
    ... succhiati, leccati, accarezzati, masturbazioni solitarie e procurate, oralità, sodomie.... ma che personalità aveva quel preside sempre signorilmente irreprensibile e corretto?... avrei voluto alzarmi e andarmene inorridita, ma quelle fotografie non mi apparivano oscene. La mancanza di colore le rendeva più incisive ed espressive, ma anche la ricercatezza con la quale erano state scattate denotava attenzione e senso artistico. Non le trovavo volgari o pornografiche, nonostante il loro contenuto. Esprimevano qualcosa che non riuscivo a definire ma che mi invogliava a rimanere e a guardarle. Le espressioni di godimento delle donne erano quanto di più eccitante si potesse rappresentare, il vigore e la potenza maschile erano ben visibili da membri turgidi e muscoli statutari, il rapporto orale coglieva in modo inequivocabile l’aspetto del piacere ricevuto e offerto più che l’intento pornografico. Niente a che vedere col mio sesso casereccio. Dopo un centinaio di foto guardate in silenzio da entrambi non mi rimaneva un’espressione di disgusto ma di ammirazione per l’abilità con la quale erano state fatte e scelte. La ricercatezza di quel sesso esplicito, molte volte solo allusivo, non mi disgustava, tutt’altro.
    
    - “insolite”
    
    dissi. Roberto, con un sorriso di approvazione, mi fece segno col dito davanti alle labbra e mi mise in mano il mouse invitandomi a rivederne qualcuna. Ne selezionai per rivederle alcune che mi colpivano per l’immediatezza e la carica erotica che esprimevano. ...
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