Il capodanno di Fabrizia (III parte) - Racconti Erotici

Il capodanno di Fabrizia (III parte)

... quella giornata di festa.Il nuovo anno non si prospettava sotto i migliori auspici.Scesero finalmente da casa e rientrarono in macchina. Fabrizia era distrutta sia fisicamente che moralmente. Non aveva alcuna voglia di andare a festeggiare il capodanno, ma non poteva certo inventare una scusa plausibile.Gianni mise in moto la macchina ed uscirono sulla strada principale. Il silenzio stava diventando pesante e Fabrizia sorrise amaramente.Il suocero le chiese perché stesse ridendo e lei istintivamente gli rispose che stava pensando che in un�ora aveva fatto cornuto il marito prima con il fratello e poi con il padre.A quelle parole Gianni rimase meravigliato.Come sarebbe con il fratello?Fabrizia capì al volo. Gianni non sapeva nulla di quel che era successo tra lei e Luciano poco prima. Ma volle giocare quella carta come una rivalsa nei confronti di tuttiSi, Luciano mi ha scopato come hai fatto tu; nello stesso identico modoSei una gran puttana. Ha fatto bene Luciano a scoparti. Quel che non capisco &egrave come faccia Peppe a vivere insieme con una zoccola come teMi avete preso con la forzaForse all�inizio, ma sei tu che hai provocato e dopo il primo momento ti &egrave piaciuto. E sarà stato così anche con Luciano. Alzati il vestito, troia. Fai vedere a tutti la ficaFabrizia all�inizio non capì la richiesta del suocero. Lo guardò inebetita. Gianni continuando a guidare allungò la mano destra, prese l�orlo del miniabito di Fabrizia e lo sollevò completamente. Scoprì la fica e le ...

... intimò di rimanere in quello stato sino a casa.Fabrizia abbassò lo sguardo.Non era possibile: il suocero la stava esibendo a chiunque fosse passato vicino alla macchina.Non poteva coprirsi. Si domandò che cosa le poteva riservare ancora quella situazione. Aveva sempre più paura di Gianni.Per tutto il tragitto l�uomo le sorrise. La guardava, abbassava gli occhi verso la fica scoperta e scoppiava a ridere. Fabrizia si sentì ancora più umiliata da quel comportamento del suocero. Non osava guardarlo e non provava a ribellarsi o ad abbassare il vestito. Sapeva di dover obbedire perché ormai era in mano sua.Si fermarono ad un semaforo e si affiancò loro una moto con due ragazzi a bordo. Gianni disse alla nuora di allargare le cosce. Fabrizia non provò a dire nulla; eseguì meccanicamente l�ordine, allargò le gambe ed offrì alla vista di quei due ragazzi sconosciuti la sua parte più intima. Cercò di coprirsi il volto con i capelli, ma sentiva gli sguardi dei due maschi oltrepassare il finestrino ed arrivare sino alla sua fica. Si spaventò; e se l�avessero violentata? Il suocero l�avrebbe difesa? Aveva molti dubbi su ciò e sperò di arrivare a casa il prima possibile.Scattò la luce verde del semaforo, il suocero ingranò la prima ed i motociclisti scomparvero.Prima di arrivare, Gianni prese il telefono e chiamò il figlio Luciano. Gli disse di andare a casa della nonna perché lo avrebbe raggiunto. Doveva parlargli un attimo e dovevano farlo in disparte. Fabrizia sentì il suocero parlare ...