Un paziente della dottoressa Angela - La prof di educazione fisica
Data: 27/05/2018,
Categorie:
Etero
Autore: Angela Kavinsky, Fonte: EroticiRacconti
... eterosessuale della scuola (ma che dico: del mondo intero) avesse fantasticato sulla prof almeno una volta. Tutti la guardavano come morti di figa. Nessuno degli studenti risparmiava mai commenti sottovoce ben poco lusinghieri. “Ma tu sei l’unico a trovarti qui da solo con la prof di educazione fisica. Per lo più siamo entrambi in mutande. La situazione sembra a tuo vantaggio!” alzò il piede, tolse il calzino ingiallito e puzzolente e appoggiò le sue dita nude sulle mie labbra. Dopo pochi secondi però, tolse il piede. “Però… c’è un però Giorgio: tu sei un perdente!” “Cosa?” Si alzò in piedi. Con il piede nudo mi spinse colpendomi al petto e io finii a terra, a pancia in su. Una volta in piedi, si slacciò il reggiseno, mostrandomi come per magia i suoi seni rotondi e sodi. Se li strizzò un paio di volte, fissandomi con sguardo serio, poi estrasse dalla borsa un reggiseno azzurro, e lo indossò. Poi si tolse le mutandine. Cercai di alzarmi ma lei me lo impedì, spingendo il suo grosso bellissimo piede nudo sul mio petto. Indossò un paio di mutande pulite, e mise quelle sporche nella borsa. “Mi dispiace caro… oggi mi hai deluso… non puoi avere tutto questo… questo è solo per i vincenti!”. Si sedette sulla panca e indossò un paio di calzini di cotone, poi i jeans, poi una felpa sportiva, poi delle scarpe blu da passeggio. “ma io posso vincere!” “come scusa?” Deglutii rumorosamente. “Penso di poter vincere la maratona!” “Si certo…” disse lei sbuffando. “oggi ne hai dato prova!” Mi ...
... alzai, sedendomi per terra. “io posso vincere la maratona. Ho già vinto in passato questo tipo di competizioni! Se non ci crede ho anche i ritagli di giornale!” “Se fossi arrivato secondo o terzo… o almeno nei primi dieci… Ma sei arrivato ultimo! Giorgio io non ti credo”. Si alzò e fece per andarsene dallo spogliatoio, lasciandomi li, seminudo sul pavimento. “Non ho corso con convinzione… se lo avessi fatto sarei arrivato sicuramene tra i primi 5… e se mi alleno, credo di poter vincere la maratona… so di potercela fare; io sono un vincente!” Lei lasciò la maniglia della porta, appoggiò a terra la borsa e mi fece segnò di alzarmi da terra e di sedermi sulla panca. “Sai Giorgio… per una professoressa di educazione fisica come me è molto importante avere degli studenti che le diano soddisfazioni… avere uno studente che vince la maratona, per esempio, significa molto. Significa finire sul giornale cittadino magari, con una bella foto per la pagina sportiva. Significa che il preside della scuola terrà molto più in considerazione la suddetta professoressa, nel caso possa pensare un futuro di licenziarla!” La prof mi abbassò le mutande, e iniziò a farmi una bella sega. “E nel caso dovesse comunque licenziarmi per i più disparati motivi, i presidi delle altre scuole potrebbe pensare -quella è la prof della scuola che ha vinto il campionato scolastico! Quella è brava! Prendiamo lei! Diamole uno stipendio adeguato alla sua bravura! -” Si riempì la bocca di saliva e la fece colare, quasi ...