1. Vita da prostituta


    Data: 27/05/2018, Categorie: Prime Esperienze Autore: CagnaGolosa

    ... casa. Ma abitando lui a Rimini per me significava bloccare una notte e una intera mattina lavorativa.
    
    Amava conversare con me lungamente, da quando andavo a prenderlo sotto casa, a cena e sul letto, e lo eccitava che sotto i vestiti da uomo io avessi calze a rete e reggicalze, perizoma, e soprattutto il vedermi uscire dal bagno, una volta tornati al mio albergo, con un seducente mini-abito monospalla e le scarpe tacco 15 (senza zeppa… bellissime!) che mi aveva regalato lui, comprandole per me su Amazon.
    
    Era quasi del tutto impotente - operazione alla prostata - ma adorava giocare con il mio corpo, carezzarmi, baciarmi, infilarmi cose nella golosa bocca tra le mie gambe e fu felicissimo quando una volta presi uno dei grossi cazzi di gomma realistici che avevo con me, glielo misi sul pube e mi ci sedetti sopra, come se fosse il suo e iniziai a fare uno smorzacandela che lo eccitò fino a farlo venire. Da allora in poi facemmo sempre così, con soddisfazione reciproca. Una volta lo lasciai prendermi con la sua mano (abbastanza piccola, per me, specie dopo la lunga cavalcata).
    
    Un altro trovava eccitante che io andassi a casa sua, sui colli bolognesi, arrivassi, mi spogliassi completamente degli abiti maschili rimanendo con su solo le scarpe con il tacco 12 o 15 con cui dovevo entrare in casa (cambiandomi quindi in auto, prima di scendere), indossassi un grembiule e cucinassi per lui mentre lui era seduto sul divano, guardandomi e parlando con me. Poi, dopo cena, con una ...
    ... scusa, mentre gli servivo il caffè, faceva cadere qualcosa e una volta che mi ero chinata a raccoglierlo mi prendeva la testa e la portava sotto il tavolo dove il suo cazzo molto grosso era già in tiro e così, mentre lui dolcificava, girava, sorseggiava il caffè e poi si versava un bicchierino di grappa e infine terminava di sorseggiarla, la mia bocca era impegnata per tutto il tempo con il suo grosso cazzo. E questo era preliminare alla lunga sessione prima sul divano, comprensiva di fisting (e stavolta la mano era invece grossa e nerboruta), e poi sul letto, e a quella del mattino successivo, molto presto, alle sei, in cui venivo svegliata da carezze intime tra le natiche e poi, appena era stata ben inumidita, dalla penetrazione di quella bocca golosa per ancora almeno 40-50 minuti.
    
    Anche Cliente richiedeva che io mi cambiassi in auto e arrivassi già vestita, comprensivo di parrucca e ovviamente tacchi non meno di 12 cm. Dovevo attraversare un piccolo pezzo del paesino in cui viveva, salire le scale esterne della sua casa e raggiungerlo nella sua casa dove, in camera da letto, lui mi attendeva già nudo, un film porno in TV e il suo cazzo in mano.
    
    Era sempre molto spiccio, sbrigativo, mi prendeva e mi dirigeva il muso verso il suo cazzo in tiro, grosso e duro e sempre molto odoroso, al limite dello stomachevole. Per lo più adorava il sesso orale e per quello anale, preferiva che - dopo avergli calzato un goldone, io lo cavalcassi mostrando in maniera inequivocabile ...