Vita da prostituta
Data: 27/05/2018,
Categorie:
Prime Esperienze
Autore: CagnaGolosa
... quanto stavo godendo, il che era abbastanza facile viste le dimensioni del suo cazzo, mentre lui mi metteva le mani sotto il vestitino con cui mi presentavo e mi torturava i capezzoli tirandoli e pizzicandoli all'inverosimile o mi dava manate sulle cosce.
Un uomo, poi, un dirigente di un ente statale si innamorò di me. Mi aveva contattato e andai a casa sua una volta che ero a Roma. Una volta lì non facemmo quasi niente perché non se la sentì. Però poi mi invitò a cena e pagò lui e mi chiese se avessi voluto rivederlo in altre occasioni. Accettai e quando lui veniva a Milano ci organizzavamo per hotel o altro e una volta venne con me a Rimini quando ero lì per lavoro. Timido, tenero, mi faceva regali, mi comprò delle bellissime scarpe e arrivò a prender un volo per la Germania - dove ero per una Fiera - perché io andassi, dopo cena, a trovarlo in camera per fare l’amore con lui.
Fu molto doloroso quando si rese conto che io ero e restavo una prostituta e che pur volendogli bene non lo amavo e non sarei mai andato oltre il rapporto "cliente-prostituta", perché mi eccitava che un uomo pagasse per avere il mio corpo da usare, ma che non sarei mai stata davvero sua.
Un altro, invece, che mi cercava come escort attivo aveva fantasie sfrenate, a parole, e voleva che gli facessi le cose più incredibili e fantasiose ma era in verità solo ossessionato dai video di YouPorn perché in realtà non andava mai oltre la masturbazione e non riuscì mai a sodomizzarlo perché a volte ...
... perfino un dito era per lui troppo.
Il prete è stato forse quello con cui il rapporto è durato più a lungo. Ancora ci sentiamo, come amici, di tanto in tanto. Mi portò spesso a casa sua, e negli ultimi tempi poiché gli avevano assegnato una casa nella parrocchia, entravo proprio da dietro la Sacrestia. In alcune occasioni si presentò - ma eravamo d'accordo - con un altro prete, molto più anziano di lui, e volle che facessi godere soprattutto lui, ma di solito il rapporto era esclusivo tra me e lui ed era sessuale in senso molto classico anche se una cosa lo eccitava particolarmente: lavarmi. Farmi la doccia era per lui una fonte di eccitazione chiarissima, insaponare il mio corpo, poi lavarlo e infine goderne.
Un altro rapporto cliente-prostituta di lunghissimo corso è stato con un professionista bisessuale che mi riceveva o in motel a ore o, in un periodo in cui non aveva una compagna convivente, a casa propria. Una bellissima casa con vista sul fiume e uno splendido terrazzo. Lui adorava usare tutta la flessibilità del mio corpo e della mia mente, usando verdure come melanzane, anche molto grosse (8-9 cm di diametro), che adorava vedere scomparire e poi riapparire dalla golosa bocca tra le mie gambe, più e più volte mentre lui si masturbava il suo grosso cazzo finché non mi piegavo in un orgasmo sconquassante e solo allora lui si infilava un goldone e mi possedeva analmente. Ma a volte mi portava fuori, non vestito da eva ma come due amici ma richiedendo che avessi ...