1. Aspettando johnny


    Data: 27/05/2018, Categorie: Etero Autore: Vercingetorige87, Fonte: Annunci69

    ... voglia di una scossa. Come lui in fondo.
    
    La guardò mentre si portava il bicchiere alle labbra. Il volto portava i segni di molte battaglia ormai, anche se una grande cura di sé mostrava che lei ancora combatteva.
    
    Lei si accorse di avere gli occhi di lui puntati addosso. Lo aveva già scelto, sapeva già dove trovarlo. Lo guardò, si fissarono negli occhi.
    
    “Il prossimo giro te lo offro io”, le fece Eliah.
    
    “Non hai la faccia di uno che può permettersi di offrire, è già tanto se ti sei pagato quella bottiglia. Facciamo che mi offro da sola, e tu mi fai compagnia” gli rispose.
    
    “Perché bevi?” lo incalzò.
    
    “Perché devo fare una cosa, che non mi piacerà”
    
    “E speri che l’alcool ti dia coraggio? Tipico di voi uomini”
    
    “E tu per chi bevi?” le chiese piccato.
    
    “Pensi davvero che le donne bevano solo per colpa degli uomini?” Gli rispose sorridendo maliziosamente.
    
    Si punzecchiarono ancora per un po’, Eliah era indeciso, sapeva che il suo coinquilino là sotto presto avrebbe iniziato a interferire coi suoi piani. Doveva rimanere di ghiaccio. Se ne fece riempire il bicchiere dal barista, giusto per diluire un po’ il whiskey. Sapeva anche di dover smettere di bere. Non in generale, non era tipo da preoccuparsi per il futuro, ma ora. Doveva avere abbastanza lucidità per fare quello che doveva, ma allo stesso tempo l’attesa era una brutta bestia. Maledisse quello squinternato di Johnny, sempre in ritardo. E aspettare in compagnia di una bellissima donna ormai avviata ...
    ... oltre i quaranta e una bottiglia di Scotch da battaglia non era affatto male.
    
    “Troppo bello per fermarsi” pensò Eliah. Il flusso dei suoi pensieri venne interrotto.
    
    “Cosa devi fare di tanto importante da doverlo fare completamente sbronzo?” gli chiese la donna.
    
    “Questi non credo che siano affari tuoi. Stanne fuori, baby! E’ un consiglio da amico.”
    
    “Sembri la brutta copia di uno di quei ladruncoli da film d’azione. Potresti essere Tim Roth in Pulp Fiction” ridacchiò lei. “Allora, sei un criminale?”
    
    “Criminale non è il termine tecnicamente adatto. Devo solo fare una cosa, e non mi va di parlarne, ok? Quindi se vuoi fare due chiacchiere va bene, altrimenti abbiamo chiuso Baby”
    
    “E se invece volessi succhiartelo fino in fondo?” gli chiese, passandosi la lingua sulle labbra carnose.
    
    Eliah stava per rispondere a quella cagna in calore, quando lei scoppiò a ridere. Stava scherzando, Cristo!
    
    “Stavo per cascarci, ma avrei rifiutato, devo lavorare, te l’ho detto” le disse alla fine, dubbioso lui stesso di quelle parole.
    
    “Non sei credibile, mi dispiace. Comunque mi chiamo Veronica” disse tendendogli la mano.
    
    Gliela strinse dolcemente, sfiorandone la pelle. Era una mano ossuta, ma non troppo magra, con lunghe dita affusolate. La immaginò stringersi attorno al suo cazzo, ed ebbe una scossa.
    
    “Cazzo, non fare cazzate Eliah! Non fare cazzate, cazzo! Stai già bevendo troppo, ci manca solo che adesso te ne vai a letto con una cagna in crisi di mezz’età, e mandi ...
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