1. Aspettando johnny


    Data: 27/05/2018, Categorie: Etero Autore: Vercingetorige87, Fonte: Annunci69

    ... tutto a puttane. Cristo, devo stare calmo. La situazione potrebbe sfuggirmi di mano.”
    
    “Piacere, Eliah” le disse “Scusa, vado a pisciare”
    
    Non era stato molto educato, ma doveva sapere di non avere possibilità. Sperò che questo l’avesse spaventata, e di non trovarla seduta sullo sgabello di fianco al suo, una volta uscito dal bagno.
    
    Estrasse l’arnese, e iniziò a liberarsi nell’orinatoio a parete.
    
    “Cazzo di giornata” disse, rivolto a un altro avventore intento a lasciare scorrere quei così poco nobili fluidi.
    
    “Puoi ben dirlo amico” gli rispose il tizio.
    
    “Ehi, hai per caso un acido?”
    
    “Che?! Stai scherzando amico, non sarai rimasto negli anni sessanta”
    
    “No, no scusa, stavo giusto chiedendo”, rispose, abbottonandosi di fretta la patta. Si lavò le mani e si sciacquò abbondantemente la faccia. Doveva fare chiarezza, essere lucido.
    
    Quando riemerse dal bagno scrutò in direzione del bancone. La sua bottiglia c’era ancora, ma vide il ghiaccio ormai sciolto che aveva riempito d’acqua il bicchiere. Lei era ancora lì. Stava bevendo un margarita o un altro di quei cocktail troppo snob per lui. “E’ proprio eccitante, cazzo. Potrei anche mandare a cagare Johnny. E poi che ore sono? Le undici e mezza! Cristo, sarebbe già dovuto arrivare. Fanculo Johnny! Io mi scopo la tipa”.
    
    Se lo meritava, quello stronzo di Johnny. Gli faceva sempre la roba a dei prezzi assurdi. Si sarebbe dovuto arrangiare.
    
    Si sedette al suo posto, e bevve avidamente l’acqua. Aveva ancora il ...
    ... gusto del whiskey, e arricciò le labbra in una smorfia.
    
    “Sai che ti dico bellezza? Che il mio impegno può attendere.”
    
    “Mi fa piacere, che ne diresti di tornare in bagno allora?” gli rispose Veronica.
    
    “In bagno? Perché? Senti facciamo un salto a casa mia, ti va? Mettiamo su un po’ di musica…”
    
    “Ahahah” gli rise in faccia. “E’ questo il tuo modo di provarci? Mettiamo su un po’ di musica?”
    
    “Cristo!” pensò. Non stava andando bene. Si passò una mano nei capelli.
    
    “Io credo che tu adesso verrai con me in bagno” gli disse.
    
    “Le piace comandare il gioco, meglio assecondarla”, pensò Eliah.
    
    “D’accordo baby” le disse, svuotando il bicchiere mentre si stava alzando. “Prima le signore” disse, invitandola ad alzarsi con un gesto delle mani. La seguì, lanciando occhiate ai tavoli, cercando qualche sguardo carico d’invidia o di compassione.
    
    “Fanculo Johnny!”, pensava Eliah, che botta di culo ho avuto. Ammirò il sinuoso ancheggiare dei suoi glutei, nella penombra, fino alla porta dei cessi. Entrarono in quello degli uomini.
    
    “Vedi Eliah, devi sapere che io di solito, prima di portarmi qualcuno a casa, lo metto alla prova.” Gli disse improvvisamente seria. Questa cosa non prometteva niente di buono.
    
    “Alla prova? Che cazzo significa?”
    
    “Significa che devi dimostrarmi che sei bravo a fare una cosa, e che sei disposto a farla dove ti dirò io.”
    
    Non rispose, si limitò ad uno sguardo interrogativo. Lei aprì i cessi, li ispezionò uno a uno, poi lo convinse a entrare ...
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