1. Aspettando johnny


    Data: 27/05/2018, Categorie: Etero Autore: Vercingetorige87, Fonte: Annunci69

    ... in quello più adatto allo scopo.
    
    “Wow, che lerciume. Ricordami di lamentarmi con Eddy, il barista, quando usciamo.” Disse Eliah, che stava iniziando a eccitarsi. “Vuoi una botta preventiva eh, cagna?” pensò. Aveva beccato una vera troia, una fottuta pervertita che godeva a farsi fottere da sconosciuti in un cesso di un locale di periferia. “Fanculo Johnny!”.
    
    La voce di lei lo distolse dai suoi pensieri. “Appoggia le mani al muro, davanti a te” disse, mettendoglisi dietro. Lui obbedì.
    
    “Ma come sei bravo Eliah” lo schernì lei. “Posso slacciarti la cintura?” gli chiese
    
    “Certo fa pure, comincio a capire credo” le rispose
    
    Lei chiuse la porta dell’angusto bagno, con l’usuale catenaccio, poi lo abbracciò da dietro, iniziando a sfilargli la cintura. La appoggiò alla maniglia, sarebbe tornata utile tra poco. Gli slacciò i pantaloni, prendendogli poi delicatamente il membro.
    
    Eliah si trovò a fissare quelle lunghe unghie rosse strette attorno al suo cazzo, e si eccitò immediatamente. Era come uno studentello alle prime esperienze. Così speranzoso e ignaro.
    
    Veronica giocò ancora un po’ col suo arnese, poi lo fece abbassare, e afferrando la cintura gli legò velocemente le braccia.
    
    “Ehi, che cazzo stai facendo? Questo non me lo avevi mica detto prima! Ti piace il sadomaso?”
    
    “Lo so io cosa mi piace, e tra poco lo saprai anche tu” gli disse, con una voce che incuteva terrore, e gli spinse violentemente la testa nel water.
    
    Cercando di non affogare e di non ...
    ... vomitare per lo schifo, Eliah la sentì armeggiare con qualcosa, ed ebbe una bruttissima sensazione. Tentò di alzarsi, con tutte le sue forze, ma non ce la fece. Aveva i polsi legati e lei era più forte di quanto si potesse pensare. A quel punto la sentì caricare tutto il peso su di lui, e alla fine il freddo lattice di quell’enorme fallo artificiale affondò nelle sue carni vergini.
    
    Se lo era fissato in vita, con un’apposita imbragatura di cuoio nero, che intanto le stimolava il clitoride, già gonfio e pulsante. “Dio, quanto godo” ripeteva lei, in continuazione, o almeno questo gli sembrava di capire dal fondo di quel pozzo di merda in cui era partecipato.
    
    Ormai non opponeva neanche più resistenza. Stava cercando di capire se fosse peggio avere la testa infilata in un lurido cesso o essere sodomizzati da una donna. Era quasi sicuro che fosse davvero una donna, il fallo che lo stantuffava era troppo freddo per essere vivo. “O forse è un robot”, pensò, “questo spiegherebbe la sua forza”. Si stupì di come la sua mente fosse lontana dal suo corpo martoriato.
    
    Poi la sentì dire qualcosa. “Bravo il mio piccolino, ti piace eh? Allora ti meriti un regalo”. Cominciò a segarlo.
    
    “Beh non è neanche tanto male” si ritrovo a riflettere Eliah.
    
    Venne abbastanza velocemente, e dopo un po’ senti godere lei. Quando finalmente si alzò da lui, Eliah emerse dal cesso. Doveva sapere cosa fosse quell’essere, che lo aveva stuprato così selvaggiamente. “Se è una donna, non è neanche tanto male. ...
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