1. Tramonto II


    Data: 29/05/2018, Categorie: Dominazione / BDSM Autore: Akai_

    ... faceva tendere uno dopo l’altro tutti i muscoli delle braccia e del torso. Lei strisciava a terra, con i piedi che cominciavano a puntare al soffitto, verso la carrucola. La pelle umida di sudore si attaccava al parquet, si tendeva e poi scivolava al limite dell’escoriazione, cercava di muoversi, rotolare per attenuare il dolore, fino a quando non ebbe le braccia sotto la schiena e le gambe ormai rivolte al cielo.“Ti prego…”Ma lui tirò ancora, staccandole le natiche dal pavimento, e tirò ancora facendola poggiare solo con le spalle e la nuca a terra, ma finalmente alleviando il dolore alle braccia. Assicurò la corda e le si accovacciò affianco“Sei tu che sei venuta da me e volevi esattamente questo.”Non era affatto così, non era vero, lei non voleva… Come se le avesse letto la mente, lui riprese“Guarda- afferrandole un capezzolo e massaggiandolo appena -lo vedi che sei eccitata?”Con il mento poggiato sul petto a stringerle la gola guardò i suoi seni, non ci credeva, ma era vero, i suoi capezzoli erano turgidi, era diventata davvero perversa. Riacquistata la calma percepiva nettamente che il suo grembo caldo attendeva solo un piccolo segnale per diffondere quel calore, non dovette aspettare. La mano di lui, larga e maschile, si fece strada tra le cosce morbide ed iniziò a massaggiarle, chiuse gli occhi e lasciò andare un sospiro, era diventata irrecuperabilmente perversa ma non voleva pensarci in quel momento, voleva godersi ogni istante fino al suo rientro nel mondo ...
    ... normale.Il massaggio di lui diventava sempre più forte, sempre più intenso, quando la penetrò con due dita lei si risvegliò da quel torpore estatico e cercò il suo viso, sentiva gli occhi gonfi dal sangue che le si accumulava in testa e la sua visione era appannata, ma non riusciva a smettere di guardare il solo che le faceva raggiungere quel grado di piacere. I movimenti veloci di lui rivelavano con un suono inconfondibile quanto fosse bagnata, il ché la faceva eccitare ancora di più. Lui la guardava dall’alto in basso con quell’espressione ferma ed impassibile, ma lei era sempre più eccitata, fino ad iniziare a ruotare il bacino per giocare il proprio ruolo in quella stimolazione.Troppo sangue alla testa ed anche i suoni cominciavano a confondersi, chiuse gli occhi e si abbandonò completamente a lui. Sentiva che i suoi umori le colavano addosso, indiscriminatamente sul ventre o sulla schiena, era pronta ad accogliere quell’orgasmo che le stava montando dentro. Poi più niente, non sentiva più la sua mano tra le cosce o dentro, aprì gli occhi. Lui la guardava, ma non la toccava più, lei rimase in attesa con lo sguardo desideroso. Un forte schiaffo sulla natica la fece ondeggiare tutta, facendola persino muovere dal suo appoggio a terra, l’urlo che trattenne le si bloccò in gola forzandola all’immobilità. Lui intrufolò di nuovo la mano tra le cosce e riprese a massaggiarla, dedicando ulteriori attenzione al clitoride gonfio. I pensieri di lei si annebbiarono ancora, quel posto, quelle ...
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