Monica. Una moglie si racconta -Raccolta di fatti ed esperienze scritte e sparse qua e la in rete.- 2
Data: 01/06/2018,
Categorie:
Dominazione / BDSM
Autore: Monica Prof.
... quel porco che la stava portando in altre dimensioni, vergogna ma anche rabbia verso il marito che non c’era e che non riusciva a darle tutto quel piacere, senso di colpa verso il mondo. Tutto svanito al momento in cui è arrivato l’orgasmo, devastante, potente più che mai. Le è letteralmente scoppiato dentro all’improvviso sorprendendola, mentre gli dava del porco. Confessandogli che la stava facendo godere mentre gli inondava il cazzo di miele della sua figa. Voleva consumarglielo stringendolo con i muscoli della vagina. Lui le inondava l’utero di sperma e con un rantolo si scaricava tutto. Entrambi con il fiato grosso, lui le è rimasto sopra alcuni istanti. Quando si è disteso sulla parte libera del lettone, lei si è fiondata in bagno dove è rimasta per mezz’ora buona, doccia compresa. Uscendo ha visto degli indumenti sul letto: una gonna che le arrivava poco sopra le ginocchia. Quasi un tubino. Autoreggenti e mutandine con pizzo, molto leggere. Reggiseno e camicetta. Un sms le diceva di indossare ciò che vedeva sul letto. Per le scarpe ….. a tuo piacere. Non solo il porco le aveva preso il numero di cellulare, ma le aveva frugato nell’armadio e nei cassetti dell’intimo. Quando li ha raggiunti in macchina i due non smettevano di fissarla. Remigio, il tecnico, ha anche detto: - pro …. ma non stiamo andando a un pranzo di gala, andiamo in campagna, in mezzo agli animali! Bruno ha subito aggiunto: - perché non sta bene? Si vestirà con vuole no? Lei pensiero: - Brutto schifoso ...
... bastardo Sempre Remigio:- Prof posso? E’ bellissima. E’ uno schianto Monica ha ricambiato con un mezzo sorriso. Quei complimenti l’avrebbero portata a dover subire ancora, ne era sicura, ma non aveva la forza di scappare e rinchiudersi in casa. Erano lì. Poteva ancora farlo. Invece è salita su quella macchina che è partita subito. Lei si è maledetta Dopo un bel po’ di strada, circa una trentina di kilometri e almeno altri 10 di strade di campagna, fermata la macchina, i due uomini sono scesi andando incontro a colui che doveva essere il loro amico, il quale sentendo rumore di motore si era già affacciato alla porta della casupola in cui evidentemente e ovviamente si tratteneva nei giorni in cui non tornava in famiglia per accudire pecore e altri animali che erano lì. Gli uomini parlottavano mentre Monica rimaneva in auto, non aveva nessuna voglia di partecipare a convenevoli, conversazioni o altro che non fossero i suoi pensieri. Le mancava casa e nonostante tutto, suo marito. I tre si sono diretti verso l’auto e l’autista, aperta la portiera del lato in cui Monica sedeva ha immediatamente fatto le presentazioni. Il padrone di casa con una stretta vigorosa alla mano della donna: - piacere, Armando. Monica sibilando il suo nome ha appena accennato un sorriso. L’uomo non le mollava la mano dicendo ai tre ospiti di accomodarsi dentro casa e quindi la donna si è praticamente sentita trascinare fuori dall’auto. Mentre scendeva, con la mano destra sempre afferrata da Armando, con ...