1. Monica. Una moglie si racconta -Raccolta di fatti ed esperienze scritte e sparse qua e la in rete.- 2


    Data: 01/06/2018, Categorie: Dominazione / BDSM Autore: Monica Prof.

    ... era alzato in piedi e gironzolava per la stanza, la prof rimaneva seduta a un lato del tavolo posto al centro. Lui: - prof lei ha anche un bel seno. Al che Antonella, scattando in piedi come se qualcosa le avesse pizzicato le natiche, si è trovata praticamente chiusa tra la sedia, il tavolo e il corpo del ragazzo che intanto le si era avvicinato a volerla proprio bloccare. E’ stato un attimo: si è sentita abbracciare, le mani di lui le ha subito sentite sulle natiche a palpargliele pesantemente, allargargliele e le dita ci finivano in mezzo. Quando lui mollava un po’ la presa non staccando le mani da quella parte di corpo femminile, lei sentiva che le sue chiappe avvolgevano completamente i polpastrelli delle dita del ragazzino e anche se la gonna e le mutandine impedivano ovviamente l’ingresso libero, comunque un po’ le sentiva dentro o almeno portando in avanti il bacino per cercare di evitare quel contatto non faceva altro che stringere le natiche e catturare meglio la punta di quelle dita insolenti ma eccitanti. Inoltre portava il pube verso quello del ragazzi che, avendo la sua stessa altezza, era facilitato nello strusciarci sopra in cazzo che aveva preso decisa consistenza. Tutto questo ha reso più facile far stendere la prof sul tavolo di schiena, con lui che a 90° le stava addosso così da avere la faccia all’altezza del seno di lei che, sempre attraverso i vestiti ha cominciato a baciare. La gonna le si era sollevata fino ai fianchi, una gamba della prof. penzoloni ...
    ... dal tavolo e l’altra, quella la cui coscia era palpata e accarezzata dal porcello, aveva il piede poggiato sulla sedia dove lei poco prima era seduta. Insomma, lei si trovava in una stanza della scuola stesa un tavolo con le cosce spalancate che in mezzo ospitavano un sedicenne, un suo alunno al quale sarebbe bastato denudarsi il pene per poterla penetrare comodamente, Le mutandine della donna ormai fradice degli umori di lei si erano ridotte a un perizoma che le si infilava tra le grandi labbra e che assolutamente non costituivano nessuna protezione che potesse evitare l’ingresso del cazzo in vagina, anzi, quella stoffa pressando sul clitoride la eccitava di più diminuendone decisamente le capacità di difesa e contribuendo a farle gonfiare le grandi labbra già naturalmente carnose, tanto che passandoci un dito sopra il ragazzo, meravigliato di tanta pienezza ha esclamato: -mmmmm sssiiiiii carnosaaa gran figonaaaaa!- Strappandole un – nooooooooooooo - mentre quel dito la penetrava, la violava, la violentava. Lui: - ancora bella stretta! Come piace a me! Tirando fuori il dito fradicio di miele, il ragazzo lo ha messo davanti agli occhi di Antonella: - guarda prof, inutile che neghi, sei fradicia, ne hai una voglia pazzesca, da quando non lo fai? Nessuno sa se hai un uomo o no, ma da qualcuno ti fai scopare? Chi è il fortunato? Ora il fortunato sarò io!- Lei: - no porco lasciami nooooo dai non voglio, non qui! Ci vedono tutti. Smettilaaa! - Con le mani lei cercava di respingerlo ...
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