Monica. Una moglie si racconta -Raccolta di fatti ed esperienze scritte e sparse qua e la in rete.- 2
Data: 01/06/2018,
Categorie:
Dominazione / BDSM
Autore: Monica Prof.
... ma le mancavano le forze. E’ stato un attimo, dopo aver bussato, il bidello entra senza aspettare la risposta. Il ragazzo fa appena in tempo a sfilarsi da mezzo alle cosce della prof. è visibilmente trafelato, capelli arruffati rosso in volto. Lei, la prof seduta sul tavolo con la camicetta aperta a mostrare il reggiseno blu. Gonna sollevata ancora sui fianchi a mostrare le cosce completamente nude. Il bidello fa finta di nulla e dice: - prof la cerca il Preside.- il bidello esce. Il ragazzo si dilegua. Lei si sistema alla meglio e comunque con la faccio sconvolta e terrorizzata, si dirige in Presidenza dove tira un sospiro di sollievo venendo a conoscenza del motivo della convocazione: problemi nell’orario delle lezioni dell’indomani ed esigenza di copertura dell’assenza improvvisa di un collega. Il sollievo, pero, dura pochi minuti. Il tempo di uscire dalla segreteria e poco prima della fine delle lezioni si sente chiamare, è il bidello che la trascina in sala computer, tira fuori il cellulare mostrandole due o tre foto scattate chiaramente a porta socchiusa dall’atrio verso la stanza dove poco prima lei stava subendo il potere del ragazzino e che la mostravano stesa sul tavolo con una coscia sollevata e palpata dal piccolo porco, il quale con il busto a coprire quello della donna sembrava godersela fino in fondo. Non c’era stata penetrazione se non con il dito, ma quelle tre foto davano altra testimonianza. Mostravano una scopata in pieno atto, mostravano un alunno che ...
... in una sala della scuola si stava fottendo una professoressa e la prof in questione era lei che con le braccia sembrava stringersi al ragazzo e non si poteva certo notare che lo stesse respingendo, dall’espressione del viso sembrava nel pieno di un orgasmo. Lei era lì da due mesi, chi le avrebbe creduto? -oggi, a casa ti ci accompagno io-, diceva il bidello. Era praticamente un ordine a cui lei non poteva sottrarsi. In auto da subito, quasi neanche usciti dal parcheggio della scuola, una mano del bidello tra le sue cosce mentre con l’altra guida, gli occhi di lui sulla strada ma ogni tanto un’occhiata ad ammirare quelle gambe. Prima di avviarsi per la via di casa della prof., il bidello dirige l’auto verso la periferia. L’idea era chiara: scoparsi Antonella. Lei non parlava, non chiedeva spiegazioni. Sapeva cosa l’aspettava, un semaforo rosso, lo stop della macchina che affianca un camion. Dalla cabina del mezzo escono pesanti apprezzamenti su quelle cosce nude e su come la mano ruvida, potente, forte dell’uomo ci frugava in mezzo. I finestrini aperti sia dell’auto che del camion permettono di sentire bene l’autista del mezzo che dice alla donna in modo volgare che vuole averla lì su, sul camion promettendole un’esperienza che le avrebbe cambiato la vita. Lei stringe le cosce su quella mano, alza lo sguardo perché sia il camionista che il suo momentaneo padrone glielo impongono. Vede un viso di uomo sulla cinquantina, pochi capelli tutti ai lati e sulla nuca, barba incolta, ...