Monica. Una moglie si racconta -Raccolta di fatti ed esperienze scritte e sparse qua e la in rete.- 2
Data: 01/06/2018,
Categorie:
Dominazione / BDSM
Autore: Monica Prof.
... ginocchio voleva farmi mettere sopra di lui a cosce aperte. Si era già abbassato i pantaloni alle caviglie, voleva scoparmi lì, in macchina, anzi, con me sopra voleva che lo scopassi io, mentre il ragazzo che per primo si era divertito con me guidava, dicendo all’amico: – dai fattela, scopatela, vedrai quanto ti fa godere: questa è di quelle che fa tante storie prima ma appena glielo piazzano bene dentro non capisce più nulla. Ero inferocita, era vero, tanto che un altro urlo ha accompagnato l’ingresso in me del terzo pene della serata ed ho subito cominciato a dimenare i fianchi, la scopata è durata almeno mezz’ora, lui era già venuto e questo gli permetteva di resistere. Io ho contato netti sei miei orgasmi e addirittura un settimo mi stava arrivando mentre lui mi ha sborrato dentro. La notte a casa loro ancora i ragazzi si sono soddisfatti con me. Anche con il mio sedere. Uno è venuto anche mentre gli catturavo l’uccello stringendolo tra le cosce, senza effettiva penetrazione. La settimana dopo, a scuola, il mio alunno non mi guardava in faccia. L’ho preso da parte spiazzandolo con delle domande a bruciapelo: – Ti piaccio? Mi vorresti fottere? Quante seghe ti sei fatto pensando e ricordando come mi hai vista mentre i tuoi amici mi scopavano? Ti è piaciuto vedermi godere? Poi, una richiesta improvvisa: – dopo scuola passiamo a casa mia, mi cambio e mi porti dai tuoi amici slavi. Io non ricordo certo il percorso, nelle condizioni in cui mi avete ridotta. Questa richiesta lo ...
... ha letteralmente lasciato di sasso. L’ho lasciato in macchina ad attendermi per più di un’ora. Ho tirato fuori un vestito che mai avevo indossato, me lo avevano regalato tempo addietro delle amiche che avevano vinto una scommessa sul fatto che mai mi sarei presentata da qualche parte con quel vestito addosso. Arrivava appena a coprirmi poco più in basso delle mutandine, attillatissimo, io che ho fianchi un po’ generosi e natiche diciamo piene ma fortunatamente sode, le avevo ancora più sode quando quell’indumento è entrato a casa mia. Anche sul davanti una scollatura profonda, non nascondeva la linea che divide i seni. Ovviamente il vestito andava indossato senza reggiseno. No. Mai e poi mai! In quell’occasione, invece, era proprio quello che ci voleva. Indossato con uno spolverino sopra che mi assicurava copertura fuori dall’auto, ma in macchina aprendosi non nascondeva le cosce con autoreggenti, il vestito che da seduta veniva ancora su, costringeva il mio alunno a vedere tutte le gambe della sua prof, di quella prof che lui voleva assolutamente farsi ma che per il momento aveva solo visto fottere da altri. Mentre andavamo l’ho costretto a dirmi come aveva organizzato la mia cessione ai suoi amici e quanto gli avessero dato per avermi. 1000 € era stato il prezzo che i due slavi avevano pagato per avermi a disposizione. Per scoparmi. Il vecchio non era previsto. Si era aggregato dopo l’episodio dell’andata in bagno con Francesca. Gli ho detto che era stato anche fesso perché ...