Padrone X - Nuova sistemazione
Data: 02/06/2018,
Categorie:
Dominazione / BDSM
Autore: Akai_
... tolse, lo guardava senza capire, si alzò ed andò a riporre le scarpe in uno degli scomparti del mobile e poi tornò da lei.“Girati.”Per un attimo non capì l’ordine, se avesse voluto farla alzare e poi girarsi glielo avrebbe detto… non l’avrebbe neanche fatta sedere. Poggiando le mani sulla seduta cominciò lentamente a ruotare su sé stessa, quando il piede destro stava per superare la linea tra marmo e parquet le afferrò delicatamente una caviglia alzandogliela e continuò ad assecondare i suoi movimenti fino a farla fermare di fronte a lui con entrambi i piedi staccati da terra.Le piaceva sentire quelle mani che l’afferravano a le guidavano, aveva una voglia matta di aprire le gambe e mostrare tutta la sua voglia, ma col tempo aveva imparato a controllare questi suoi impulsi scoprendo che quei contatti, fatti come Padrone voleva, erano più preziosi dei doni che aveva nella valigia al suo fianco. Con calma, quasi accarezzandola le sfilò le decolté e le permise di poggiare di nuovo i piedi a terra. Mentre teneva le scarpe con due dita le porse la mano per farla alzare, afferrò la valigia e tenendosi a lui si mise in piedi.“In questa casa c’è la regola: sulla pietra con le scarpe e sul parquet o scalza o con le pantofole che trovi qui.”ed aprì uno sportello più grande per mostrarle il contenuto.“Il tuo scomparto personale e quello lì in fondo, il più basso.”Le restituì le scarpe per fargliele mettere a posto. Diligentemente eseguì, anche se era il posto più scomodo, quello più ...
... in basso, il più lontano possibile dalle scale, era felice, aveva un posto riservato solo per lei in quella bellissima casa. Con un sorriso smagliante gli tornò al fianco e poi salirono al piano superiore.Anche se ormai era abituata a camminare scalza la sensazione calda del parquet era molto meglio del pavimento freddo di casa sua. Le esplose una felicità dentro, ora era quella la sua casa, la casa di Padrone, lei ora viveva con lui!Aprì una porta e la invitò ad entrare. La stanza, adattandosi alle proporzioni della villa, era enorme. Grande quasi quanto l’intero suo vecchio appartamento. Appena entrati c’era un salottino, spaziando lo sguardo a destra si trovava un letto a baldacchino e due porte. Camminava lentamente, cercando di creare una familiarità con il posto, le sembrava tutto magnifico, nuovo e splendente. Dalle grandi finestre entrava tanta luce che l’attirarono per sbirciare fuori. L’ampio balcone affacciava su un giardino sul retro della villa che finiva dove ricominciavano gli alberi.“Quella mettila qui.”Padrone le indicò una delle porte, l’aprì e ci trovò dentro un’intera stanza armadio, corredata di tutto: poltroncine, specchio angolato, due file di vestiti a vista di svariati colori e fogge. Era già sicura che erano tutti della sua taglia. Era senza parole, si sentiva in una favola non sapeva se continuare a ridere od iniziare a piangere dalla gioia.Uscì dall’armadio allibita, non sapeva che dire. Padrone le indicò l’altra porta. Un bagno faraonico: doccia, ...