1. La pesca di sara


    Data: 13/09/2017, Categorie: Sesso di Gruppo Autore: FannyHill, Fonte: Annunci69

    ... rinfrescante ma forse un po’ troppo alcolico per potersi rimettere subito alla guida. Sorseggiandolo piano, Sara si mise più comoda e si rilassò.
    
    Perse la nozione del tempo e sussultò quando senti il campanello che annunciava l'ingresso di un nuovo cliente. Un signore vestito di blu come un sultano, con anche un copricapo simile a un turbante, si avvicinò al bancone. Aprì il basso cancelletto e si mise alle spalle della barista che intanto si muoveva tra le bottiglie di liquori preparando qualcosa. S’interruppe subito quando l'uomo, che doveva essere il compagno, gli avvolse le braccia intorno al bacino e cominciò a baciargli il collo. La donna allungò le mani sulle gambe dell'uomo mentre lui risalì con le mani lungo il corpo femminile.
    
    La donna si girò, staccandosi dall'abbraccio per baciarlo. Un bacio lungo, lento e appassionato che infiammò le viscere e la fantasia di Sara.
    
    Ricordandosi di stare violando l'intimità di quei due, si riscosse e tornò a concentrarsi sulla partita.
    
    Cercando di tenere a bada il suo bassoventre, prese un altro sorso della sua bevanda notando che i due vecchietti delle carte se ne erano andati.
    
    Intanto il principe indiano, così Sara aveva soprannominato il compagno della barista, si avvicinò con in mano un drink simile al suo.
    
    "Ciao! Posso sedermi qui?" le chiese l'uomo.
    
    Aveva una voce seducente, profonda e roca. Sara non notò solo questo. Ora che era vicino poteva vedere il suo viso. Alcuni piccoli riccioli brizzolati ...
    ... sfuggiti al turbante incorniciavano un viso esotico e abbronzato. Gli occhi dal taglio stretto e lungo erano verdi. La bocca dalla linea sottile era incorniciata da un filo di barba che gli disegnava il profilo della mascella. Sembrava una tigre pronta a ricominciare la caccia dopo aver finito una misera preda.
    
    Ricordandosi che l'uomo le aveva posto una domanda e che lei sapeva le buone maniere, si spostò un pochetto e gli accordò il permesso di sedersi sui divanetti.
    
    L'uomo si sedette proprio vicino a lei e prese a sorseggiare la sua bevanda guardando la partita.
    
    Sara rimanendo comunque sull'attenti per la vicinanza di quell'uomo, chiese un altro cocktail come il primo e quando arrivò, si mise a sfogliare una rivista abbandonata sul tavolino.
    
    Approfittando di una pausa, l'uomo gli rivolse di nuovo la parola.
    
    "È la prima volta che passa da queste parti?"
    
    "No, ma è la prima volta che mi fermo in questo paesino, signore…" rispose incerta Sara.
    
    "Oh mi scusi! Mi chiami pure Hakim. Questo è il mio nome. E il suo qual è?"
    
    "Io mi chiamo Sara." rispose lei.
    
    "È un nome incantevole... Sara... Piacere di conoscerti Sara!" rispose Hakim tendendogli la mano.
    
    Sara allungò la sua per ricambiare il saluto ma Hakim le prese la mano e se la portò alle labbra. Guardandola negli occhi le baciò la mano.
    
    "Davvero incantevole... " disse, riportando giù la mano di Sara e, girandosi, tornò a concentrarsi sulla partita.
    
    Sara restò spiazzata, il baciamano ormai non lo ...