1. Ma chi me lo doveva dire...(1)


    Data: 03/06/2018, Categorie: Gay / Bisex Autore: reninytxis, Fonte: Annunci69

    -Ma davvero Luca: è troppo disturbo!
    
    -Lascia stare, ti dico che mi fa piacere. E poi è un modo per tenermi in esercizio. Sono materie che mi piacciono molto.
    
    Lidia la tirò ancora un po' per le lunghe perché nonostante l'amicizia di lunga data dare ripetizioni gratis a Gio', suo figlio Giovanni, era troppo anche per un'amica. Tuttavia accettò. Lidia e suo marito mi sono sempre piaciuti e sono rimasti miei buoni amici anche dopo il mio divorzio... conosciuti come amici della mia ex, per intenderci.
    
    Anche i loro figli mi sono sempre stati cari e li ho visti crescere con vero piacere. Gio' in particolare, riservato, a volte scontroso con l'adolescenza, aveva come una adorazione per me, affetto che ricambio e ho ricompensato insegnandogli a pescare, a nuotare, a riconoscere fiori e piante. Ai primi timidi segnali dell'estate avevo immancabilmente radunato la prole mia e di Lidia, scarrozzato al mare e scaraventato in acqua. Ale, la sorellina di Gio' più piccola di tre o quattro anni, aveva smesso di chiamarmi lo "zione" dopo il divorzio perché me ne incolpava e a nulla erano valse le spiegazioni di Franca, la mia ex-moglie e si era categoricamente rifiutata di venire al mare con me se non fosse venuta anche zia "Franca". Adesso Franca al mare ci andava con la sua compagna... Cos'è quella faccia? Ho sempre saputo della bisessualità di mia moglie e non mi ha mai infastidito fino a quando non si è innamorata... di un'altra.
    
    Gio' aveva diciassette anni all'epoca e ...
    ... preparava gli esami di stato.
    
    A detta di Lidia e Andrea sembrava avesse avuto un calo improvviso, come un collasso. Andava a ripetizioni dal nostro parroco per latino e lettere, ma gli mancava supporto per inglese, francese e matematica. Lidia mi aveva raccontato che aveva cominciato a cedere nelle prime materie e che sembrava aver recuperato subito, ma aveva poi cominciato a perdere colpi anche su tutto il resto.
    
    -Lidia, dimmi la verità: a casa tutto bene?
    
    Data la mia esperienza sospettavo che Lidia e Andrea avessero qualche problema che si ripercuotesse sui ragazzi.
    
    -Scherzi!- mi rispose lei sorridendo - Mai le cose sono andate così bene!- e mi strizzò l'occhio.
    
    Eppure qualcosa c'era che non andava. Istinto, intuito o empatia sentivo che Gio' manifestava qualche tipo di disagio. Ed era stato anche per questo che mi ero offerto di fargli da tutor.
    
    Cominciammo con le lingue straniere e Gio' in breve riuscì a padroneggiarle sebbene nella forma scolastica che poteva assorbire dai testi: io curavo soprattutto la pronuncia ed il ritmo delle frasi, lo assistevo nella lettura dei brani previsti dai programmi e tutto filava liscio. La matematica non è il mio forte ma in questo caso ripetere fu di aiuto anche per me e derivate, integrali ed equazioni differenziali si rivelarono in tutta la loro magnifica architettura. Gio' fu invaso sempre più da un entusiasmo contagioso che per me fu enormemente gratificante. Si creò un meraviglioso affiatamento...
    
    Era l'ultimo giorno ...
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