1. Ma chi me lo doveva dire...(1)


    Data: 03/06/2018, Categorie: Gay / Bisex Autore: reninytxis, Fonte: Annunci69

    ... di ripetizioni, Gio' aveva appena risolto completamente e con eleganza la prova scritta di matematica del 1999, proprio nel modo in cui mi ero raccomandato incessantemente durante gli incontri precedenti. Una bibita fresca era il minimo sindacale alla fine di quel cimento. Ma siccome sono pignolo, ogni tanto gli gettavo un sassolino.
    
    -Parlami di qualche autore americano che si è formato a Parigi tra le due guerre- gli chiesi in inglese. Gio' è competitivo e avrebbe sicuramente glissato su Hemingway e magari avrebbe fatto lo snob scegliendo Scott - Fitzgerald.
    
    -Indubbiamente Henry Miller è un autore di rottura. Sono convinto che anticipi di molto la rivoluzione sessuale.
    
    La mia espressione lo divertì. Ammise con un occhiolino che la sua era una provocazione.
    
    -Gio', guarda che agli esami di stato dovresti essere più formale nelle scelte.
    
    -Lo so. Oltretutto Miller non mi piace neanche. Preferisco Capote.
    
    Appoggiai il bicchiere sul tavolo prima che mi cadesse di mano. Ma cosa leggeva quel ragazzo?
    
    -Bello ma impegnativo anche per un giovane uomo della tua età.
    
    Rise.
    
    -No, no: parlo del personaggio Truman Capote, così come Oscar Wilde e tanti altri.
    
    Un dubbio cominciò ad addensarsi come una nube. non volevo chiederlo, avevo il paura di farlo, ma dovevo.
    
    -Spiegati meglio: centra forse qualcosa il fatto che...
    
    -Sono omosessuali? Si.- mi rispose facendo spallucce come a dire "certo, che domande!".
    
    Non avevo più parole. O meglio, ce ne erano a ...
    ... milioni che mi si affollavano nella mente e che volevano scaturire come una piena. I miei primi timori sembravano fondati. E adesso cosa... come cominciare? E soprattutto cosa volevo chiedere?
    
    -Luca, mi piaci.- disse Giò fissandomi negli occhi. Occhi castani, profondi, luminosi.
    
    Ero di pietra. Non freddo di paura, ma come lava sotto pressione dentro un vulcano. Cercai di mantenere il controllo e ricaccia indietro quel "Ma ti rendi conto..." che stava li li per uscire. Feci un profondo respiro e sembrò che la pressione si allentasse.
    
    -Non ho mai capito che... insomma ti ho visto con la tua ragazza, come si chiama...
    
    -Caterina!
    
    -Si lei. E mi hanno anche detto che vi hanno visto appartati... si insomma che tu e lei ...
    
    -Oh si, non sono più vergine... davanti... - e non smetteva di fissarmi.
    
    Ero sempre più confuso. O meglio, mi gettai nella foschia della confusione perché cominciava ad essere chiaro il senso di quelle parole. Ma, sotto un certo punto di vista, fu un errore.
    
    Gio' approfittò di quella incertezza e in un attimo fu su di me: la sua bocca sulla mia, con la lingua che cercava ed inseguiva furiosamente la mia. Una mano sulla patta, a prendere possesso di quello che si celava, e l'altra sulla cintura ad aprire la fibbia. Lo allontanai, cercando di non essere brusco: non volevo ferirlo, ma dovevo fermarlo. Invece lui, per tutta risposta, mi appoggiò con fermezza, con incredibile fermezza una mano sulla spalla, tenendomi giù, mentre con l'altra era già ...