Prima volta
Data: 04/06/2018,
Categorie:
Gay / Bisex
Autore: Lycylle
... piastrelle, mi lasciai fare e pensai “ecco, adesso mi incula!” invece infilò la sua mano fra il muro e me, mi afferrò il cazzo e cominciò a menarmelo. “Ma che fai?” “Ti restituisco il favore” mi disse. Inarcai la schiena verso di lui offrendogli il culo, il suo cazzo stava già tornando duro e gli dissi: “inculami, sono pronto!”. “Non ora” “Non ti piaccio forse?” “Al contrario, se fosse per me ti inculerei senza pietà, ma non voglio rovinare tutto così, non voglio rischiare di farti male e non voglio che tu ti penta di quello che stiamo per fare, tu fai la puttanella, bevi la mia sborra, ma si vede che è la prima volta che hai un cazzo fra le mani”. “Non ho fatto un buon lavoro prima?” “Oh si, hai una dote innata, ma un conto è un pompino, un conto è la scopata, fidati e goditi quello che ti sto facendo, dopo che sarai venuto sarai più docile e remissivo ed è così che ti voglio, ne ho sverginati parecchi e so come fare in modo che sia un ricordo piacevole e non traumatico, hai un culo troppo bello e se tu rimanessi disgustato e non volessi più farlo sarebbe un vero peccato”. Mentre diceva così e mi menava il cazzo sentii che stavo per venire, lui se ne accorse ed aumentò il ritmo per poi rallentare dopo che ebbi schizzato le prime gocce, ci sapeva fare! Una sega così non me l'ero mai fatta nemmeno da solo. Finimmo la doccia, uscimmo e mi disse: “vestiti, ti porto al ristorante”. “Non sono venuto qua per mangiare” risposi. “Lo so, ma te lo meriti, voglio portarti in giro ...
... dove mi conoscono, sfoggiarti un po' e pensare che chi ti guarderà il culo, perché è impossibile non guardartelo, mi invidierà molto sapendo che sarò io a farmelo”. Uscimmo a cena e capii che aveva ragione rendendomi conto di quanto eccitante fosse essere li con lui e sentirmi la sua preda, capendo che mi stava offrendo la cena con il chiaro scopo di farmi sentire “obbligato a dargliela” (anche se probabilmente ci sarei stato lo stesso). Tornammo a casa e mentre salivamo le scale mi diede diverse sculacciate, aprimmo la porta e subito dopo averla chiusa dietro di noi ebbi l'istinto di mettergli le braccia al collo e baciarlo. Non avevo mai pensato di baciare un uomo anzi, l'idea mi aveva sempre fatto un po' schifo ma tutto quel corteggiarmi, quel portarmi fuori a cena ed essere gentile nei miei confronti, quel trattarmi quasi come se fossi una ragazza, mi aveva fatto sentire letteralmente la sua femmina e la cosa che più mi sconvolgeva era che mi piaceva. Così lo baciai e di li a poco le lingue si misero in movimento, le nostre labbra non si staccarono mai fino a che arrivammo in camera, in prossimità del letto. “Dovremmo spogliarci” mi disse. “Credo di si”, risposi. Mi spogliai e mi infilai sotto le lenzuola per primo, lui mi raggiunse, ci abbracciammo e cominciammo a frugarci reciprocamente con le mani nelle parti basse, pomiciavamo e ci toccavamo finché rotolando fra le lenzuola mi ritrovai seduto a smorzacandela sopra di lui. “Sai, questa è la posizione ideale per la prima ...